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Lavoro

5 mila lavoratori in strada a Torino per chiedere il rinnovo del contratto collettivo nazionale

A seguito della chiamata nazionale

Redazione Quotidiano Piemontese

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TORINO – Circa 5 mila lavoratori e lavoratrici sono scesi in strada oggi (28 marzo) per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro del settore.

Lo slogan: “senza contratto si sciopera. Per il salario, per l’orario, per la sicurezza, per la solidarietà, per la ripresa della trattativa”. Al termine del corteo, Fiom-Cgil Torino ha espresso soddisfazione per la partecipazione del corteo, partito questa mattina da piazza Arbarello. La nota del sindacato:

La straordinaria riuscita dello sciopero nazionale di 8 ore di oggi in tutta Italia ha visto centinaia di migliaia di metalmeccaniche e metalmeccanici manifestare nelle principali città industriali del Paese da nord a sud. Con oggi sono 24 le ore di sciopero complessivamente realizzate dalle lavoratrici e dai lavoratori per riaprire la trattativa per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro.

Esprimiamo soddisfazione per la riuscita dello sciopero e ringraziamo le delegate e i delegati e tutte le lavoratrici ed i lavoratori che hanno dato una grande prova di partecipazione, forza e intelligenza di fronte alla rottura del tavolo di confronto con Federmeccanica, Assistal e Unionmeccanica.

Nell’attuale contesto economico, industriale e sociale riteniamo necessaria una piena assunzione di responsabilità per rimettere al centro il ruolo e il valore dell’industria metalmeccanica.

Il rinnovo del CCNL è lo strumento fondamentale di difesa e rilancio del lavoro industriale e della nostra economia.

Per queste ragioni riteniamo necessaria la riapertura della trattativa e la ripresa di positive relazioni industriali. Sarebbe irresponsabile in questo contesto continuare a negare il confronto contrattuale.

Nel confermare il blocco delle flessibilità e degli straordinari, ed in assenza di una ripresa della trattativa per i rinnovi dei CCNL, i primi giorni di aprile le segreterie di Fim Fiom e Uilm decideranno ulteriori azioni più incisive ed estese di manifestazioni e scioperi per riaprire la trattativa

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