Seguici su

Cronaca

Autobus nel po, Procura di Torino apre inchiesta per omicidio colposo

Per ora l’inchiesta è senza indagati, in attesa di effettuare l’autopsia e le indagini tecniche sul mezzo

Pubblicato

il

TORINO – La Procura di Torino ha aperto un fascicolo per omicidio colposo, per ora senza indagati, in seguito alla caduta nel Po di un autobus turistico nel pomeriggio di ieri, mercoledì 26 marzo.

Il tutto è avvenuto in piazza Vittorio Veneto in un’ora piuttosto trafficata, per cui i soccorsi sono stati immediati, ma per l’autista non c’è stato nulla da fare. Nei video dei passanti e anche nelle telecamere di videosorveglianza della piazza si vede il pullman fare retromarcia, colpire il parapetto in pietra e precipitare in acqua.

Le ipotesi sono varie, tra cui anche quella di un possibile malore o un malfunzionamento dei freni. L’autopsia chiarirà se l’autista e titolare della ditta di trasporti, Nicola Di Carlo, fosse già morto prima di cadere in acqua. Intanto il mezzo è stato recuperato e posto sotto sequestro in attesa di ulteriori indagini per chiarire se c’è stato un guasto meccanico alla base di quello che il comandante della polizia municipale di Torino, Roberto Mangiardi, una manovra “innaturale”.

Intanto arrivano le prime critiche sulla sicurezza del parapetto da parte dell’Onorevole Scanderebech:

“Osservando il muretto, è evidente che non sia stato costruito a regola d’arte: mancano i ferri di armatura indispensabili per ancorare il muretto al muro di contenimento. Inoltre, i blocchi di pietra risultano semplicemente sovrapposti l’uno sull’altro, senza alcun ancoraggio adeguato.

Mi chiedo e chiedo a tutti voi: se questo muretto fosse stato realizzato correttamente, avremmo assistito a questa tragedia? Da ingegnere, sono convinto di no, ma spetterà alla magistratura stabilirlo.

Per questo, rivolgo un appello alle autorità competenti: è essenziale verificare la sicurezza delle nostre infrastrutture e intervenire tempestivamente dove necessario, affinché simili tragedie non si ripetano mai più.'”

Iscriviti al canale Quotidiano Piemontese su WhatsApp, segui la nostra pagina Facebook e continua a leggere Quotidiano Piemontese

E tu cosa ne pensi?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *