Seguici su

Cittadini

Il cardinale Repole sulla riapertura del Cpr di Torino: non possiamo rassegnarci a rinchiudere chi non ha commesso reati

Le parole dell’Arcivescovo di Torino e Vescovo di Susa

Gabriele Farina

Pubblicato

il

TORINO – “La riapertura del Centro di corso Brunelleschi non è un passo indolore per Torino, che da oggi torna a rispondere con il trattenimento in struttura e la privazione della libertà a uomini che sono venuti nel nostro Paese in cerca di speranza per un futuro migliore”. Sono le parole del cardinale Roberto Repole, Arcivescovo di Torino e Vescovo di Susa, a margine della riapertura del Centro di Permanenza per i Rimpatri (Cpr) di corso Brunelleschi a Torino.

“Comunque si voglia valutare la questione migratoria – dice Repole – e riconoscendo che non è facile gestirla, non possiamo rassegnarci a rinchiudere chi non ha commesso reati e a non cercare invece percorsi per favorire la regolarizzazione e l’inserimento delle persone nella nostra società. Non punto il dito contro nessuno, ma vorrei che facessimo tutti insieme un’autocritica. Tutti insieme, istituzioni nazionali e locali dobbiamo cercare alternative. E nel frattempo chiedo alla città, lo chiedo con trepidazione, di vigilare perché nel Centro di corso Brunelleschi vengano garantite le condizioni di rispetto della dignità per ogni essere umano evitando condizioni di degrado e di abbandono, come è avvenuto nel passato di questa struttura”.

Iscriviti al canale Quotidiano Piemontese su WhatsApp, segui la nostra pagina Facebook e continua a leggere Quotidiano Piemontese

1 Commento

1 Commento

  1. Ardmando

    25 Marzo 2025 at 8:37

    No certo, dobbiamo però adoperarci per deportarlo al suo Paese di origine. La chiesa che è così tanto brava a fare l’eroina con cu*o degli altri, quanto fa attivamente per impedire la colonizzazione islamica dell’Italia e dell’Europa? Sono nostri nemici, nemici di quello che siamo, che abbiamo e che rappresentiamo e vanno trattati come tali. A loro non interessa l’integrazione a loro interessa solo la conquista e la cancellazione dell’Occidente.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *