Piemonte
Filippo Ganna secondo nella Milano – Sanremo 2025
Grandissimo Pippo Ganna all’altezza dei due piú forti ciclisti del mondo

SANREMO – Filippo Ganna è arrivato secondo in volata nella Milano – Sanremo 2025 vinta dal belga Mathieu Van der Poel.
La classica di primavera del ciclismo è stata caratterizzata dalla fuga a tre di Pogacar, Van der Poel e Ganna che sono scattati sulla salita della Cipressa. I tre hanno continuato la fuga sul Poggio dove si sono staccati Pogacar e Van der Poel a furia di scatti.
Pippo Ganna non ha mollato e ha ripreso i due ai piedi della discesa del Poggio. Nello sprint a tre Van der Poel ha vinto davanti a Ganna e a Tadej Pogacar.
Il fuoriclasse di Verbania è soddisfatto del suo nuovo secondo posto alla Milano – Sanremo:
Penso di aver fatto una delle mie migliori prestazioni di sempre: anche come squadra abbiamo fatto un ottimo lavoro. Ho cercato di andare regolare, con il mio passo senza strafare, perché alla fine più di così non potevo salire. Davanti avevo due corridori più scattisti di me, ma alla fine è andata bene così. L’unico rimpianto magari è quello di non aver anticipato nella volata il primo attacco di Mathieu. Quindi porto a casa un altro secondo posto e va bene lo stesso.Ci sono stati uomini che hanno vinto dopo 14 anni e per quel che mi riguarda sono molto fiducioso, speriamo di metterci meno perché sarebbe ancora un’attesa lunga.
Più di così io non so cosa avrei potuto fare. Davanti avevo il campione del mondo in carica e poi uno che è già stato campione del mondo. Si trattava di atleti che hanno vinto Classiche Monumento e grandi giri, hanno vinto talmente tanto che neanche saprei elencare tutto. So di aver fatto il mio massimo e veramente non potevo chiedere di più. Penso che una Sanremo così era un po’ che non si vedeva. Abbiamo cercato tutti di fare bene e io in particolare ho voluto dare il mio meglio. Sono soddisfatto e non mi sento di rimproverarmi nulla perché sono arrivato con il meglio che avevo.
Questa è una corsa che mantiene il proprio fascino inalterato e per me che sono italiano è qualcosa di unico. Per 300 chilometri ho sentito urlare il mio nome e questo ti da una spinta in più. Quindi grazie a tutti per il sostegno e ci vediamo alla prossima. Per la mia Roubaix? Ci manca quasi un mese, quindi aspettiamo, ho tante cose da fare ancora. Ci sono le gare di avvicinamento alla Roubaix e poi torno a casa che c’è la laurea di mia sorella quindi è giusto che oltre il lavoro ci sia spazio per la famiglia. Deve esserci anche la vita normale, non si può essere solo lavoratori.
L’ultimo chilometro della corsa
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