Cronaca
Tragedia del Mottarone: nuova chiusura delle indagini, cinque indagati
Non sono più presenti le due società Leitner e Ferrovie del Mottarone

VERBANIA – La procura di Verbania ha nuovamente chiuso l’inchiesta sul caso della funivia del Mottarone. Il sostituto procuratore della Repubblica di Verbania, Laura Carrera, ha notificato oggi agli interessati la comunicazione di chiusura delle indagini e di richiesta di rinvio a giudizio per la tragedia del 23 maggio 2021, costata la vita a 14 persone e il cui unico sopravvissuto è stato il piccolo Eitan.
Non sono più presenti le due società Leitner, la società altoatesina che si occupava della manutenzione dell’impianto, e Ferrovie del Mottarone, che gestiva l’impianto.
Come riportato da Rai News, per Gabriele Tadini, ex caposervizio dell’impianto, Enrico Perocchio, l’ex direttore di esercizio dell’impianto, e Luigi Nerini, ex-amministratore di Ferrovie del Mottarone le accuse di concorso in omicidio e disastro colposi e attentato alla sicurezza dei trasporti. Per i primi due anche il falso ideologico.
Il nuovo atto è stato reso necessario dalla restituzione del fascicolo alla Procura da parte del Giudice per l’udienza preliminare nella prima conclusione delle indagini, nel 2023. Alla luce della decisione del GUP di due anni fa la procura ha riformulato l’accusa, escludendo l’anti-infortunistica e quindi escludendo le società.
Rischiano il processo anche il presidente della società, Martin Leitner, e Peter Rabanser, responsabile del costumer service, per omicidio e disastro colposo. Chiesta l’archiviazione per Anton Seeber, presidente del Cda di Leitner, per cui la procura di Verbania già all’udienza preliminare dello scorso anno aveva chiesto il proscioglimento per mancanza di elementi.
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