Ambiente
Qualità dell’aria a Torino nel 2024: dati e tendenze dal nuovo rapporto Arpa
La qualità dell’aria a Torino e provincia è in miglioramento, ma ancora al di sotto dei livelli accettabili

TORINO – Un’anteprima del rapporto “Uno sguardo all’aria 2024”, pubblicata da Arpa Piemonte e dalla Città Metropolitana di Torino, offre un aggiornamento sulla qualità dell’aria nella regione.
Il rapporto fornisce un’analisi dettagliata sulla situazione dell’inquinamento atmosferico, evidenziando un miglioramento complessivo a lungo termine, pur non nascondendo le difficoltà legate a fenomeni meteorologici sfavorevoli.
Nel complesso, i dati mostrano che nove dei dodici inquinanti monitorati rispettano i valori limite e obiettivo stabiliti, con un progresso positivo rispetto al passato.
Tuttavia, permangono criticità per alcuni inquinanti chiave, in particolare il PM10, il biossido di azoto (NO2) e l’ozono.
PM10 e meteorologia sfavorevole
Il 2024 ha visto un aumento delle concentrazioni di PM10 rispetto al 2023, sebbene si registri un miglioramento rispetto al 2022.
I mesi invernali, da sempre difficili per la qualità dell’aria, sono stati caratterizzati da condizioni meteorologiche che non hanno facilitato la dispersione degli inquinanti. A gennaio, novembre e dicembre, le scarse precipitazioni hanno contribuito ad aggravare la situazione.
Le stazioni di fondo, che monitorano la qualità dell’aria in zone meno trafficate, hanno registrato un numero maggiore di superamenti del valore limite giornaliero per il PM10.
Biossido di azoto (NO2): trend positivo
Il biossido di azoto (NO2), uno degli inquinanti più rilevanti per la salute umana, ha mostrato un miglioramento costante negli ultimi quattro anni. Nel 2024, il valore limite annuale per il NO2 è stato superato solo in una delle 19 stazioni, inPiazza Rebaudengo, confermando un miglioramento.
Ozono: criticità persistente
L’ozono, invece, continua a superare il valore obiettivo di protezione della salute.
L’ozono è particolarmente preoccupante durante i mesi estivi, quando le alte temperature e l’alta pressione favoriscono il suo accumulo nell’atmosfera.
Le dichiarazioni delle istituzioni
Per Arpa Piemonte, i dati confermano un miglioramento generale della qualità dell’aria nel lungo periodo, ma non nascondono le difficoltà dovute a condizioni meteo sfavorevoli.
In particolare, la scarsità di piogge in inverno e la natura delle precipitazioni in febbraio hanno influito negativamente sulle concentrazioni di inquinanti atmosferici.
Anche il consigliere metropolitano all’ambiente, Alessandro Sicchiero, ha riconosciuto i progressi, sottolineando però che sono necessari ulteriori interventi.
Conclusioni e prospettive
L’anteprima del rapporto evidenzia una situazione complessa ma in via di miglioramento. Sebbene molti inquinanti siano sotto controllo, restano sfide importanti, in particolare per il PM10 e l’ozono. Per proseguire sulla strada del miglioramento, è fondamentale che le istituzioni locali adottino politiche ancora più incisive, a partire dalla gestione del traffico.
Per ulteriori dettagli, è possibile consultare il rapporto completo sul sito della Città Metropolitana di Torino qui.
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