Piemonte
Marzo è il mese della prevenzione dell’endometriosi: in Piemonte circa 300mila donne ne sono affette
Identificare la patologia in modo tempestivo è fondamentale per rallentarne la progressione e migliorare le opzioni terapeutiche

PIEMONTE – In Piemonte, circa 300mila donne convivono con l’endometriosi, una patologia caratterizzata dalla presenza anomala di tessuto endometriale, normalmente localizzato solo all’interno dell’utero, al di fuori di esso.
Identificare la patologia in modo tempestivo è fondamentale per rallentarne la progressione e migliorare le opzioni terapeutiche, e il mese di marzo è dedicato proprio alla prevenzione. La diffusione di informazioni su questa malattia è essenziale per favorire una diagnosi precoce, riducendo il rischio di complicanze permanenti, come l’infertilità; il ritardo diagnostico è infatti spesso superiore ai sette anni e compromette notevolmente la qualità della vita delle pazienti.
L’endometriosi è riconosciuta come una malattia cronica e invalidante nei suoi stadi più avanzati (grado III e IV). In questi casi, le pazienti hanno diritto all’esenzione dal ticket per alcune prestazioni specialistiche di monitoraggio. In Piemonte, si stimano circa 300.000 esenzioni attive.
Da cosa è causata e come si manifesta l’endometriosi
Una delle teorie più accreditate ipotizza che, durante le mestruazioni, frammenti di endometrio possano risalire attraverso le tube e impiantarsi sugli organi pelvici o sul peritoneo. In rari casi, l’endometriosi può interessare anche altri organi come fegato, diaframma, pleura e polmoni. Sebbene questa sia la spiegazione più diffusa, non esclude altre possibili origini della malattia. È stato inoltre riscontrato che, in casi eccezionali, l’endometriosi può svilupparsi anche negli uomini.
L’endometriosi può manifestarsi fin dalla prima mestruazione e persistere fino alla menopausa. Le donne affette da endometriosi possono sperimentare sintomi come forti dolori mestruali, dolore pelvico cronico che peggiora durante il ciclo, stanchezza intensa, leggera febbre, episodi depressivi. Questa malattia è una delle principali cause di infertilità o sub-fertilità, con un’incidenza del 30-40% dei casi.
È essenziale riconoscere fin da giovani che il dolore mestruale o durante i rapporti sessuali non è normale e non deve essere ignorato. Inoltre, chi ha una madre o una sorella affetta da endometriosi ha un rischio sette volte maggiore di sviluppare la patologia. In Italia, ad oggi sono almeno 3 milioni le diagnosi accertate: il picco di incidenza si registra tra i 25 e i 35 anni, ma la patologia può comparire anche prima. Il percorso diagnostico è spesso lungo e complesso, con ripercussioni psicologiche significative per le pazienti.
Dal 2017, la Regione ha adottato diverse misure per affrontare il problema, fino alla creazione, nel 2023, dell’Osservatorio regionale sull’endometriosi e del Centro di riferimento regionale per la malattia.
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Sabrina
15 Marzo 2025 at 19:50
Buona sera io ho avuto 2 interventi di endometriosi,la prima ovarica con asportazione di un ovaio ed un quarto del 2°ovaio,l’altra rettale con asportazione di 21cm di intestino, solo con il 2°intervento ho risolto il problema,mi è stata riconosciuta un invalidità del 34%,mi consigliate qualcosa oltre le visite ginecologiche, grazie Sabrina