Seguici su

Ambiente

Una coppia di bradipi arrivati con un trasporto eccezionale a ZOOM Torino – FOTO

La coppia di bradipi troverà casa all’interno dell’Oasi delle Farfalle

Pubblicato

il

TORINO – Due bradipi, un maschio di nove anni e una femmina di tre, sono i nuovi arrivati a ZOOM Torino.

Questi affascinanti mammiferi, originari delle foreste pluviali tropicali dall’America Centrale all’Argentina nord-orientale, trascorrono la maggior parte del loro tempo sugli alberi, dormendo fino a 15 ore al giorno, appesi a testa in giù. Ed è proprio così che i visitatori potranno ammirarli a ZOOM Torino: sospesi tra i rami, con il dorso rivolto verso il basso, perfettamente a loro agio nel loro nuovo habitat.

Il loro arrivo rappresenta un’opportunità unica non solo per osservare eccezionalmente da vicino un animale tanto curioso quanto affascinante, ma anche per sensibilizzare il pubblico sulla necessità di proteggere il fragile ecosistema in cui vive.

C’è la speranza che possano in futuro riprodursi, dando vita a un nuovo nucleo familiare. Nonostante il bradipo non sia classificato come una specie a rischio di estinzione, la sua sopravvivenza è sempre più minacciata dalla deforestazione, che sta progressivamente riducendo il suo habitat e la disponibilità di alberi essenziali per la sua vita.

Una nuova casa

La coppia di bradipi troverà casa all’interno dell’Oasi delle Farfalle, l’exhibit inaugurato da Fondazione ZOOM nel 2024. In questo spazio di 300mq è stata per loro progettata un’area dedicata dove avranno a disposizione corde, tronchi, supporti in legno e tutti gli elementi essenziali per garantire il loro benessere e permettere loro di esprimere i comportamenti naturali tipici della specie.

Un trasporto su misura… a testa in giù

Data la loro natura esclusivamente arboricola, i due bradipi  hanno viaggiato in casse da trasporto appositamente progettate per loro dai keeper del parco Natura Viva, che negli anni, si sono presi amorevolmente cura di loro quotidianamente. All’interno, un ramo orizzontale ha permesso loro di restare appesi nella posizione, per loro, più naturale possibile: a testa in giù, con le quattro zampe ben ancorate.

Ma non solo: hanno viaggiato con loro anche le cassette utilizzate come nido, così da offrire un riferimento familiare e ridurre al minimo lo stress del trasferimento.

I due bradipi hanno così viaggiato a testa in giù per circa 300 km, coperti in quasi 4 ore per garantire loro il massimo comfort.

Iscriviti al canale Quotidiano Piemontese su WhatsApp, segui la nostra pagina Facebook e continua a leggere Quotidiano Piemontese

1 Commento

1 Commento

  1. Clara

    14 Marzo 2025 at 17:24

    Penso che avrebbero dovuto rimanere nel loro habitat!!! Perché sono finiti a Torino?? Lasciate in pace gli animali a casa loro!!!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *