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Cultura

Il ricordo di Sergio Ricciardone arriva anche alla Camera con un brano di musica elettronica. Le parole degli amici

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Sono in molti a ricordare Sergio Ricciardone che é morto a 53 anni. Il ricordo di Nicola Lagioia.

In maniera non convenzionale Ricciardone é anche stato ricordato anche alla Camera dal deputato torinese Marco Grimaldi

E’morto poco fa il direttore artistico di Club to Club Sergio Ricciardone. Scusi l-emozione ma era un amico e morire a 53 anni per una malattia fulminante é una delle cose  più tremende soprattutto se si ha un bambino piccolo dell’età della mia Lea.  Intervengo in quest’aula non avendo molto da aggiungere se non che  non vorrei essere qui, ma per dirvi che ha fatto ballare un’intera generazione anzi più generazioni in luoghi inimmaginabili. Club to Club, che ha fondato con tanti altri amici e artisti, é stato un festival che ha saputo diventare internazionale grazie alla testardaggine ma anche all’ idea che quella musica, la musica elettronica era qualcosa di piû  che una musica contemporanea, una musica commerciale, una musica di una nicchia. Ha dimostrato che quella musica poteva arrivare ovunque come la musica classica. Quindi lo so che é inusuale , ma con il suo permesso vorrei dedicargli 5 secondi di quel linguaggio universale che so che può arrivare a tutti, puó arrivare lassú magari alle stelle come diceva lui.

Le parole del giornalista Gabriele Ferraris

Sergio Ricciardone non c’è più. Se n’è andato così, ad appena 53 anni, dopo breve malattia. Venticinque anni fa, insieme con i colleghi deejay Giorgio Valletta e Roberto Spallacci, aveva fondato l’associazione X-Plosiva e inventato Club to Club. Il resto è storia. La storia di una piccola serata itinerante nei club torinesi che man mano cresce, evolve, cambia pelle, fino a diventare C2C, uno dei più importanti festival musicali d’Europa e del mondo. Sergio, che di C2C era il direttore artistico, era un mio amico. Ma era molto di più per questa città: un genio, un visionario, un innovatore, un pioniere. E un innamorato di Torino, che spesso non l’ha compreso abbastanza e ancor meno lo ha ricambiato.

Il ricordo di Luca Ballarini amico e compagno di diverse iniziative

Mio caro Sergio, fratello. La mia vita non sarebbe stata la stessa senza di te, lo sai vero? Abbiamo fatto così tante cose straordinarie insieme. Grazie per avermi fatto entrare nella magia che hai saputo creare, per avermi regalato alcuni dei momenti più intensi e trascendentali della mia vita. Quanti valori abbiamo condiviso. Mio caro amico, sappi che ancora di più adesso in tuo onore continuerò ogni giorno a fare del mio meglio per portare avanti quello in cui hai sempre creduto. Lavorare con passione, serietà e costanza per costruire il nostro immaginario più intimo e sognante, e condividerlo in modo puro e sincero con chi amiamo e con i più giovani. Come mi hai scritto nel tuo ultimo messaggio “Siamo stati molto fortunati”.

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