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Una squadra di serie D del novarese riciclava migliaia di euro per conto di una rete di 18 finanziatori

Arresti domiciliari per il presidente e 200 mila euro sequestrati

Sandro Marotta

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NOVARA – É stato arrestato per riciclaggio di denaro il presidente di una nota squadra di calcio novarese di serie D, ma la storia è più ampia e riguarda un complesso sistema di fondi provenienti da attività illecite che venivano “ripuliti” tramite lo sport.

Ciò che ha dato inizio ai sospetti della guardia di finanza è stata la crescita veloce e economicamente importante della squadra di calcio della zona del novarese, che includeva nella rosa dei giocatori anche atleti professionisti internazionali; questi in particolare percepivano uno stipendio troppo alto con gli standard del campionato.

Dopo i primi controlli, è venuto fuori che la società (il cui nome non è stato divulgato dalla polizia) stava ricevendo bonifici dal presidente e da altri indagati che non dichiaravano redditi compatibili con la loro reale condizione economica. Non solo: nel circolo di finanziatori dell’ASD c’erano anche altre società collegate agli indagati, anch’esse coinvolte in reati di bancarotta e tributari, cioè la dichiarazione di documenti finanziari inesistenti o falsi.

Da questi controlli, gli agenti hanno sospettato che il grande flusso di denaro che entrava nel bilancio della società proveniva da soggetti che intendevano riciclare, cioè utilizzare i profitti di attività illecite per destinarlo ad esercizi commerciali legali, riprendendosene i profitti successivamente.

La rete di finanziatori era composta da 18 persone, tutte indagate ora per reati finanziari; alla società sono stati sequestrati circa 200 mila euro.

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