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Economia

Sbloccati 55 milioni per la gestione del rischio agricolo: un sostegno concreto per le imprese piemontesi

Dopo la prima tranche di 41 milioni, AGEA annuncia nuovi fondi che rispondono alle richieste di Coldiretti e alle difficoltà del settore, segnato da eventi climatici estremi e dall’aumento dei costi di produzione

Alessia Serlenga

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NOVARA – Un’importante boccata d’ossigeno per le imprese agricole del Piemonte: il secondo Decreto di AGEA ha ufficialmente sbloccato 55 milioni di euro destinati alla gestione del rischio, a seguito della prima tranche di 41 milioni erogata lo scorso febbraio. La notizia è stata accolta con entusiasmo da Coldiretti Novara-Vco, che sottolinea quanto questi fondi rappresentino una risposta alle istanze avanzate da migliaia di agricoltori piemontesi durante la mobilitazione di gennaio scorso, svoltasi davanti alla Prefettura di Torino.

“L’arrivo dei fondi è un’importante iniezione di liquidità per le imprese agricole, reduci da una serie di annate segnate da siccità e maltempo, ma costrette anche a dover fronteggiare l’aumento dei costi di produzione a causa della difficile situazione internazionale”, dichiarano Fabio Tofi, Presidente di Coldiretti Novara-Vco, e Luciano Salvadori, Direttore dell’organizzazione. Questi contributi arrivano in un momento cruciale per il settore, che ha visto il mancato pagamento dei fondi per le assicurazioni gravare su migliaia di aziende e Consorzi di Difesa, già colpiti da perdite economiche a causa di eventi atmosferici sempre più estremi. Solo nel 2022, il maltempo ha avuto un costo di 9 miliardi di euro per le campagne italiane.

La mobilitazione di Coldiretti ha portato alla creazione di una task force, promossa dal Ministro dell’Agricoltura e dal Direttore generale di AGEA, che ha consentito di sbloccare una situazione annosa e di garantire il giusto supporto alle aziende agricole. “Il prossimo obiettivo è lavorare a una profonda riforma delle agevolazioni del sistema assicurativo per l’agricoltura”, concludono Tofi e Salvadori, evidenziando la necessità di un intervento strutturale per garantire maggiore sicurezza e sostenibilità al settore.

 

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