CronacaVercelli
Controversia a Vercelli: l’incontro di Don Mazzai scuote il mondo scolastico
Genitori e associazioni in protesta dopo le affermazioni del sacerdote su tematiche sociali

VERCELLI – La recente visita di Don Ambrogio Mazzai al Teatro Civico di Vercelli ha sollevato un dibattito tra genitori, docenti e politici. L’incontro, organizzato dal Comune con l’intento di stimolare una riflessione su temi sociali e comunicazione, ha visto il sacerdote esprimere posizioni fortemente conservatrici riguardo a coppie omosessuali, divorzio e aborto, destando non poche preoccupazioni tra i partecipanti.
Molti genitori, in particolare quelli del Comprensorio Ferrari, hanno manifestato il loro disappunto, lamentando la mancanza di un contraddittorio e di un moderatore. In una lettera inviata a La Stampa, hanno evidenziato come l’assenza di diverse opinioni possa condurre a un pericoloso pensiero unico, mentre Fabrizio Finocchi, consigliere di opposizione, ha presentato un’interrogazione per chiarire il ruolo dell’Amministrazione Comunale nell’organizzazione dell’evento.
Anche la Cgil Vercelli Valsesia ha preso posizione, sottolineando come l’incontro avrebbe potuto rappresentare un’importante occasione di crescita e confronto per gli studenti, ora trasformata in un momento di indottrinamento. Secondo il sindacato, la scelta di un unico relatore ha compromesso il dibattito, spingendo Don Mazzai a esprimere posizioni di superiorità della religione cattolica rispetto ad altre fedi.
La critica si è rivolta anche agli assessori comunali, accusati di non aver previsto un confronto con altre opinioni. La domanda che si pongono molti è se l’Amministrazione fosse a conoscenza del tono dell’incontro e perché non sia stata prevista una pluralità di voci. L’idea di una scuola come strumento di controllo e indottrinamento ha alimentato ulteriori preoccupazioni tra coloro che difendono la libertà di insegnamento.
In questo contesto, i genitori che hanno protestato, supportati da ArciGay, hanno dimostrato di avere a cuore i principi di rispetto e inclusione, fondamentali per una scuola aperta e democratica.
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Simone
9 Marzo 2025 at 7:49
Se si tratta di scuolapubblica deve essere aperta, democratica e soprattutto laica.
Barbara di Leo
9 Marzo 2025 at 8:18
La scuola e’ laica per definizione in uno Stato laico, il punto e’ se sia atea di necessita’. Io credo di no. Se si invita un prete cattolico a parlare e’ perche’ si vuole anche relazionarsi con la sfera spirituale della scuola. La dottrina cattolica e’ una e chi guida la Chiesa e’ attualmente Papa Francesco che come un capo di Stato la indirizza. Se si vuole integrare la diversita’ della visione della Chiesa cattolica nella scuola bisogna rispolverne i principi. Ben vengano incontri come questi per chiarire i diversi punti di vista. Evidentemente la legge di Dio non si maneggia a piacimento, altrimenti non sarebbe una legge.
Ardmando
9 Marzo 2025 at 9:20
La Chiesa deve stare fuori dallo Stato e quindi anche dalla scuola pubblica. Lo stato e le sue istituzioni sono laiche mentre la religione non lo è. Qualsiasi religione. Orrori come “scuole chiuse per il ramadan” o “insegnamento della religione” sono appunto orrori che devono cessare al più presto. Esattamente come la presenza di crocifissi e altre amenità nelle scuole e negli edifici pubblici. LAICO non religiosizzato. Detto questo il prete ha espresso la sua visione degli argomenti trattati che si possono condividere o meno, ma dubito FORTEMENTE che chi lo ha invitato e gli stessi genitori non fossero a conoscenza delle sue posizioni, perchè notoriamente un prete non tiene per se la sua visione del Mondo e delle cose, quindi lo scopo di questo intervento era quello di scatenare una polemica. Da questo punto di vista vanno condannati quelli che si sono “indignati”. Comunque a prescindere dal fatto che egli sia un prete, le tematiche che hanno “indignato” stanno a cuore solamente alla sinistra che vuole comunistizzare scuole e studenti in un vile processo di lavaggio del cervello. PER FORTUNA buona parte dei genitori sono schierati dalla parte opposta.
Barbara di Leo
9 Marzo 2025 at 14:57
Lo Stato laico e la democrazia, senza l’avvento di Gesu’ Cristo sono impensabili. Questa dicotomia tra sfera immanente e spirituale e’ irrealistica e settaria. La cultura Occidentale e’ nata dopo che l’impero romano si e’ sgretolato al suo interno per ragioni spirituali. Che vi sia una realta’ spirituale e categorie non razionali o razionalizzanti come il”cuore umano” e’ innegabile. La religione cattolica e’ espressione della nostra cultura cristiana che illumina lo Stato laico e le sue leggi. Le altre religioni sono secondarie rispetto alla centralita’ della religione cattolica nella nostra democrazia. Non vi sono paesi islamici democratici. L’educazione del “cuore umano” puo’ essere fatta attraverso il Vangelo, poi se uno crescendo perde la fede o non e’ interessato a coltivarla o segue la moda dell’ateismo sono scelte personali, ma senza un’appropriata educazione del cuore non si puo’ scegliere adeguatamente se credere o non credere in Dio. I dieci comandamenti inoltre sono la struttura alla base del nostro sentimento etico e morale. Lo religione cattolica deve stare fuori dallo Stato, ma e’ l’eesenza stessa della societa’ civile in cui il concetto di Stato e’ sorto. Vi fu un periodo della storia in cui si esercitava la Teocrazia, e cioe’ il potere temporale dei papi. Esso e’ stato superato, ma uno Stato che imponga invece un pragmatismo contingente sulla vita delle persone e imponga l’ateismo come forma di vita sociale accettata e’ totalitario, come fu l’Unione Sovietica.
Ardmando
10 Marzo 2025 at 8:04
Che marea di idiozie cattobigotte. L’Uomo NON ha bisogno di alcuna religione per prosperare dal momento che qualsiasi religione e la divinità che venera è INVENZIONE dell’Uomo. Il cristianesimo è solo una delle tante farse storiche create per puro amore del potere e del controllo delle masse, il che l’ha portata ad essere una delle coperture e delle giustificazioni più plateali per l’infinita serie di orrori commessi dall’Umanità nella storia. La religione cattolica è (al pari delle altre religioni) espressione del male assoluto, del peggio dell’Uomo e così ipocrita da fare inorridire. Lei può blaterare come meglio credere, ma NULLA cancellerà mai le scelleratezze commesse nel passato e nel presente dalla SUA religione.
Lo stato, purtroppo, è laico solo a parole e c’è troppa connivenza tra questo Stato e lo Stato che governa DAVVERO l’Italia sa secoli, ossia lo Stato del Vaticano (ultima monarchia assolutista del Pianeta). Ribadisco con forza il concetto: la religione se proprio deve esistere, deve farlo unicamente dentro le chiese e nelle abitazioni private. Nel pubblico la religione (qualsiasi religione) DEVE sparire. Non perchè ci debba essere rispetto per le altre religioni, che meritano eguale disprezzo in quanto forme di coercizione e di violenza sugli esseri umani, ma perchè ogni religione in quanto tale deve essere tenuta alla larga dalla gestione dello Stato.