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Economia

Dazi USA sul cibo Made in Piemonte: rischio export e crescita del falso italiano

L’imposizione di dazi sul cibo Made in Piemonte negli Stati Uniti potrebbe mettere a rischio il record di esportazioni agroalimentari della regione, con un impatto diretto sui produttori locali e sulla diffusione del falso Made in Italy. Coldiretti evidenzia la necessità di un’azione europea per tutelare il settore.

Luca Vercellin

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cibo made in piemonte

TORINO – L’ipotesi di nuovi dazi sui prodotti agroalimentari piemontesi destinati agli Stati Uniti potrebbe avere conseguenze gravi per le esportazioni della regione, che contribuiscono in modo significativo al valore complessivo del settore.

Il Piemonte vanta eccellenze riconosciute a livello internazionale, come il Gorgonzola novarese, che rischiano di essere penalizzate dall’aumento dei prezzi per i consumatori americani.

Oltre al danno economico diretto, l’introduzione di un dazio del 25% potrebbe favorire la crescita del falso Made in Italy, un fenomeno che negli USA ha già superato i 40 miliardi di euro, con una produzione locale di formaggi di tipo italiano che supera il 90% del totale.

Coldiretti sottolinea come la questione non possa essere trattata esclusivamente dal punto di vista della produzione, ma debba includere anche l’importazione di servizi, elemento chiave per bilanciare le relazioni commerciali tra Europa e Stati Uniti.

La necessità di una strategia comune diventa quindi fondamentale per evitare penalizzazioni che colpirebbero in particolare il comparto agroalimentare piemontese, mettendo a rischio aziende, produttori e l’intero indotto legato alla filiera del Made in Italy.

Un’azione congiunta dell’Unione Europea potrebbe rappresentare l’unica soluzione per scongiurare un impatto negativo su un settore che rappresenta un pilastro dell’economia regionale e nazionale.

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1 Commento

1 Commento

  1. Barbara di Leo

    6 Marzo 2025 at 10:29

    Made in Piemonte? Esiste questo marchio? Cosa vi siete bevuti?

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