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Piemonte

Il Piemonte vuole reclutare gli infermieri in Albania, ma potrebbe non essere la soluzione più adeguata alla carenza di personale

Il problema secondo il sindacato Nursing Up è il basso stipendio. Ci sono anche i temi dei posti insufficienti nei corsi di laurea e la preferenza della giunta Cirio a pagare personale esterno piuttosto che assumerlo

Sandro Marotta

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PIEMONTE – La Regione Piemonte, le università piemontesi e l’Ordine delle Professioni sanitarie di Torino stanno valutando di portare nel territorio piemontese una serie di infermieri provenienti dall’Albania.

Nei giorni scorsi è partita da Torino una delegazione composta dall’assessore alla Sanità Federico Riboldi e i rappresentanti di UniTo, di Upo (Università del Piemonte Orientale) e delle Professioni sanitarie. La direzione era Tirana, l’obiettivo era valutare nuovi accordi con le università albanesi in modo tale da “reclutare” gli infermieri neolaureati e impiegarli in Italia.

Secondo il sindacato degli infermieri, Nursing Up, l’iniziativa è fallce: “ancora una volta, assistiamo a soluzioni che sembrano più palliativi che risposte strutturali a una crisi che dura da anni. Invece di incentivare i nostri infermieri con stipendi adeguati e migliori condizioni di lavoro, si preferisce cercare personale all’estero”.

Secondo il sindacato il problema alla radice della mancanza di personale è il basso stipendio: “in paesi come Germania, Olanda e Norvegia, gli stipendi per gli infermieri oscillano tra i 2.500 e i 3.500 euro netti al mese, mentre in Svizzera si superano i 4.000 euro. A fronte di queste cifre, dire che il salario medio italiano, fermo a circa 1.500 euro, appare poco competitivo è un eufemismo”.

Gli infermieri in Piemonte

Secondo questi dati di Ires, in Piemonte tra il 2021 e il 2022 gli infermieri in Piemonte sono aumentati del 1,3%, a quota 22 mila unità. Non basta ancora per coprire il fabbisogno regionale. Secondo un altro rapporto di Ires, nell’anno accademico 2022/2023, c’è stato un buco di più di 550 unità tra il fabbisogno regionale e i posti assegnati nei corsi di laurea in Infermieristica (tabella pagina 12).

Il problema però è anche l’esternalizzazione, cioè il processo in cui gli ospedali non assumono personale, ma pagano temporaneamente altri soggetti affinchè forniscano lavoratori. A dirlo è il recente rapporto dell’Anac sul ricorso alla esternalizzazione di personale medico e infermieristico nel sistema sanitario pubblico. Dal documento emerge che il Piemonte è la prima regione in Italia per spesa per gli infermieri “a gettone”, avendo speso nel 2024 ben 115 milioni; la regione governata da Cirio ha un quarto dei medici e infermieri gettonisti di tutta Italia.

Fonte: ANAC su dati Banca dati nazioale dei contratti pubblici

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