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Alessandria

Cittadini contro l’espansione del fotovoltaico in provincia di Alessandria: richieste di intervento urgente

La provincia di Alessandria esprime preoccupazione per l’eccessiva crescita dei progetti fotovoltaici sul suo territorio, con il 90% della potenza regionale concentrata nell’area. L’amministrazione provinciale ha chiesto misure per limitare l’occupazione agricola e tutelare il paesaggio.

Redazione Quotidiano Piemontese

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ALESSANDRIA – La provincia di Alessandria sta affrontando una crescente preoccupazione riguardo alla rapida espansione degli impianti fotovoltaici sul suo territorio.

Durante un consiglio provinciale aperto, è emersa una netta opposizione al proliferare di questi impianti.

Secondo i dati presentati dalla Direzione Ambiente della Provincia, quest’anno e nel prossimo, circa il 90% e il 70% rispettivamente della capacità fotovoltaica della regione saranno concentrati nell’Alessandrino.

Finora sono stati autorizzati 128 impianti su una superficie di 857 ettari, per una potenza totale di 406 megawatt, e altre 41 richieste sono in fase di valutazione, comprese 11 in procedura nazionale.

Questo porterebbe a un totale di 169 impianti su 2145 ettari, con una potenza complessiva di 1360 megawatt. L’obiettivo per il Piemonte, secondo le normative nazionali, è di raggiungere 1541 megawatt entro il 2025 e 2053 megawatt entro il 2026.

La crescente domanda di impianti fotovoltaici è stata attribuita, tra l’altro, ai bassi costi dei terreni agricoli, che sono particolarmente vantaggiosi per le imprese di energia rinnovabile.

Questo fenomeno, già denunciato anni fa dalle associazioni agricole, è diventato una questione rilevante, con il rischio che le terre agricole vengano progressivamente destinate alla produzione di energia invece che alla coltivazione.

In risposta a questa situazione, l’assessore regionale ha annunciato l’intenzione di sviluppare una legge per identificare le aree più adatte per tali installazioni.

Al termine della seduta, il Consiglio Provinciale ha approvato una mozione da inviare alla Regione, chiedendo il divieto di installazione di impianti fotovoltaici su terreni agricoli di prima, seconda e terza classe, qualora quelli di prima classe siano inferiori al 10% del totale.

Inoltre, è stato richiesto di rivedere il Piano Territoriale Regionale per includere il fotovoltaico nel calcolo del consumo del suolo e di stabilire una superficie massima di occupazione del territorio comunale. In alcune aree si è già registrato un tasso di occupazione che raggiunge il 4%

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6 Commenti

1 Commento

  1. Ardmando

    2 Marzo 2025 at 14:18

    La ridicola farsa dell’elettrico NON sostenibile. Tra pochi anni tutte queste “centrali” saranno da rottamare perchè i relativi pannelli fotovoltaici avranno perso buona parte della loro efficienza. Occorre ritornare in fretta al nucleare, accelerando i tempi il più possibile. Solo così l’Italia sarà indipendente a livello energetico e non certo grazie a pannelli solari e mulini a vento.

  2. giuliano

    2 Marzo 2025 at 15:42

    affermazione priva di fondamento. I pannelli già oggi durano più di 20 anni, sono riciclabili al 90%, dono una tecnologia matura a basso impatto ambientale, a differenza del nucleare che e’ costosissimo e poco affidabile d crea scotie radioattiva perenni.

    • Ardmando

      2 Marzo 2025 at 22:52

      Giuliano che commenta dopo e la sua base culturale sono i Baci Perugina. Il nucleare è l’UNICA fonte veramente green e sostenibile, il resto è aria fritta e disinformazione. Abbiamo la migliore ricerca nucleare del Pianeta e possediamo le migliori tecnologie. In quanto ad affidabilità non sai proprio di cosa stai parlando e lo stesso vale per le scorie radioattive (e qui DAVVERO non hai idea di cosa stai blaterando).

  3. giovanna carnaroglio

    2 Marzo 2025 at 16:57

    ma perche’ non si fanno come copertura ai parcheggi dei super mercati, centri commerciali,cimiteri sarebbero utilissimi,sarebbe solo un brutto impatto ambientale, a proposito si è chiesto il permesso agli uccelli sopratutto quelli migratori cosa ne pensano nel vedere il cupo nero del fotovoltaico al posto di bei prati verdi con fiori di ogni tipo utili per le api da cui dipende la nostra sopravvivenza.Si certo bisogna rendere inutilizzabili i terreni agricoli cosi’scarseggera’ la carne (le mucche si nutrono di erba, ma poi scorreggiano) e allora ben venga la carne sintetica,la farina di grilli tanto remunorative per le multinazionali, è tanto semplice basta capire le cose ma evidentemente qualcuno è goloso di queste prelibatezze!! Intanto aspettiamo ventanni ne vedremo delle belle : seduti a pranzo su una terrazza vista fotovoltaico a proposito li mettono anche nel mare….e beh sara’il mar nero.

    • Ardmando

      2 Marzo 2025 at 22:59

      Lo sapete perchè i proprietari terrieri preferiscono una centrale fotovoltaica alle patate? Perchè grazie ai criminali dell’UE coltivare al giorno d’oggi è una attività che si fa praticamente in perdita e ha costi elevatissimi. Avere una centrale fotovoltaica è come avere un autolavaggio o una lavanderia a gettoni: il lavoro lo fanno gli altri. Questa è la amara realtà dell’agricoltura. O forse credete che le proteste degli agricoltori in TUTTO il Continente siano fatte perchè ai contadini piace fare cortei con i trattori? Svegliatevi che è ora.

  4. Barbara di Leo

    2 Marzo 2025 at 21:45

    Sul colore si puo’ scegliere, chi l’ha detto che devono essere grigi e neri i pannelli?

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