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Torino

Aeroporto di Torino: il governo lo declassa. Ecco cosa significa

L’aeroporto di Torino viene declassato dal ministero “per razionalizzare i costi”. Un pretesto economico che suona come una condanna a morte

Luca Vercellin

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TORINO – L’aeroporto di Torino è stato declassato. La decisione è stata presa da autorità competenti come l’ENAC e il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, che hanno valutato attentamente le reali capacità operative dello scalo.

Il declassamento comporta una riduzione del traffico internazionale e una diminuzione del numero di voli e passeggeri, con stime che parlano di un calo del 10-15% nel medio termine.

Questa scelta, che mira ad allineare le infrastrutture alle effettive esigenze operative, rischia di compromettere la redditività dello scalo e rallentare gli investimenti futuri.

L’impatto si riflette anche sulla competitività dell’aeroporto a livello nazionale ed europeo, penalizzando l’offerta di servizi e l’indotto economico legato al turismo e alla logistica. Senza contare il concretissimo rischio di essere cannibalizzato da Malpensa.

I sindacati sperano che la Regione attui contromisure efficaci per mitigare tali effetti, ma il futuro rimane incerto in un mercato sempre più dinamico e competitivo.

La decisione, pur rispondendo a una logica di razionalizzazione, ha sollevato preoccupazioni riguardo al potenziale rallentamento dell’economia locale e alla capacità dello scalo di attrarre nuovi investimenti in un contesto globale in rapida evoluzione.

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1 Commento

1 Commento

  1. Barbara di Leo

    2 Marzo 2025 at 21:12

    Non e’ giusto. Si cerchino altri metodi di razionalizzazione. A meno che al contrario si sposti il traffico aereo di Rayanair di Orio al Serio a Caselle, mi sembra una penalizzazione. Ma se per ipotesi la rotta diventa secondaria rispetto a Malpensa e piu’ economica per le low cost hai visto mai che sia una scelta conveniente. Non so, mancano troppi dati e motivazioni per fare un ragionamento.

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