Ambiente
La viticoltura eroica delle Alpi: un patrimonio da conservare e valorizzare
La Guida Transfrontaliera promossa dalla Città metropolitana di Torino per tutelare i paesaggi viticoli alpini e promuovere un futuro sostenibile nelle vallate del Pinerolese, Valle di Susa e Alto Canavese
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PIEMONTE – Nelle splendide vallate del Pinerolese, in Valle di Susa e nell’Alto Canavese, si nasconde un patrimonio ambientale e culturale di inestimabile valore, rappresentato dalla viticoltura eroica. Questo antico sapere nella coltivazione di vigneti, spesso situati su terreni scoscesi e difficili da lavorare, merita di essere preservato e trasmesso alle future generazioni. La Città metropolitana di Torino ha recentemente avviato un’importante iniziativa per tutelare queste aree vitate, promuovendo un approfondito studio che ha dato vita alla Guida transfrontaliera per la conservazione e il recupero dei paesaggi viticoli alpini, curata dalla professoressa Claudia Cassatella del Politecnico di Torino.
La presentazione di questa guida avverrà in occasione del Salone del Vino, in programma dal 1 al 3 marzo presso le OGR, un evento che si propone di raccontare il ricco patrimonio vitivinicolo del Piemonte, coinvolgendo tutte le sue tipicità e unicità. La Città di Torino sarà presente con un desk dedicato alla guida e al lavoro scientifico che ne è alla base, commissionato nell’ambito del progetto europeo Interreg Alcotra “Strada dei Vigneti Alpini”.
La guida analizza non solo le tecniche tradizionali di coltivazione, ma anche l’importanza dei muretti a secco, riconosciuti come Patrimonio Culturale Immateriale dell’UNESCO, evidenziando come la viticoltura abbia plasmato il paesaggio delle Alpi Occidentali nel corso dei secoli. Tra le azioni raccomandate, vi è la necessità di prevenire l’abbandono delle aree vitate e la frammentazione dei territori, promuovendo al contempo campagne conoscitive e mappature per identificare i fattori strutturanti del paesaggio viticolo.
La guida non è solo un documento teorico; presenta anche progetti già realizzati con successo nei territori della Città metropolitana di Torino, della Valle d’Aosta e della Savoia, dimostrando che è possibile coniugare la viticoltura con l’economia rurale e turistica. La professoressa Cassatella sottolinea l’importanza di questi territori per un turismo sostenibile e non di massa, evidenziando anche l’interesse crescente da parte di giovani imprenditori nel settore vitivinicolo.
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