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Scienza e Tecnologia

Team di ricerca di UniTo pubblicato su The Lancet Oncology con un paper sui farmaci oncologici

Sei ricercatori e ricercatrici hanno notato che l’ente europeo che stabilisce le indicazioni terapeutiche per i farmaci inserisce regole più restrittive rispetto all’ente statunitense che si occupa dello stesso ambito, ma è più “permissivo”

Sandro Marotta

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TORINO – Una ricerca condotta dall’Università di Torino è stata pubblicata sulla rivista The Lancet Oncology; lo studio riguarda la differenza tra i criteri con cui vengono approvati i farmaci contro il cancro da due enti: la Food and Drug Administration (FDA) in USA e l’Agenzia europea per i medicinali (EMA) in Europa.

In breve, i 6 ricercatori hanno preso 80 medicinali approvati tra il 2015 e il 2022, hanno guardato le indicazioni terapeutiche (cioè chi e come può assumere quel farmaco) scritte dall’EMA e le hanno confrontate con quelle scritte dalla FDA.

I risultati sono stati significativi e hanno evidenziato diverse differenze nel modo in cui le indicazioni “disegnano” il paziente-tipo; lo spiega Armando Genazzani, docente dell’Università di Torino e membro del team che ha condotto la ricerca:

La nostra analisi sembra suggerire che l’FDA sia più incline ad allargare il bacino dei pazienti che potenzialmente potrebbero beneficiare del farmaco, mentre l’EMA è più conservativa e maggiormente incline a riservare il farmaco ai pazienti per i quali vi è una dimostrazione chiara. Questo vuol dire che i pazienti americani hanno più opportunità terapeutiche mentre i pazienti Europei hanno maggiori certezze sui farmaci che assumono

 

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