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Economia

Quali marchi terrà nel portfolio il nuovo ceo di Stellantis? Elkann alle prese con il dilemma del post-Tavares

Reuters conferma che il criterio di scelta del nuovo ceo della multinazionale dell’automotive è la conoscenza dei 14 marchi: quali abbandonare e quali tenere per sopravvivere nel mercato?

Sandro Marotta

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PIEMONTE – C’è un’implicazione che riguarda anche lo stabilimento Stellantis di Torino nell’elezione del nuovo ceo della multinazionale dell’auto: quali dei tanti marchi sceglierà di tenere la nuova dirigenza?

Dopo le dimissioni di Carlos Tavares, presentate e accettate a dicembre, la multinazionale dell’automotive sta selezionando il nuovo Chief Executive Officer e ha detto che il processo di selezione sarà completato “entro la prima metà del 2025”.

L’impasse tra stabilimenti, produzione di modelli di auto e mercato in cui si trova Stellantis potrebbe effettivamente essere risolto cedendo i vari marchi posseduti dall’azienda e ottenuti dopo la fusione del 2021 tra Fiat-Chrysler e il proprietario di Peugeot, PSA.

Una fonte interna a Stellantis ha confermato all’agenzia Reuters che il criterio di scelta del nuovo ceo è proprio la questione dei marchi, dato che si dovrà trovare l’equilibrio tra numero di aziende tenute nel portfolio e fidelizzazione della clientela. Scrive Reuters:

una fonte vicina al pensiero di Elkann ha dichiarato a Reuters che l’argomento era una priorità e che qualsiasi candidato alla carica di amministratore delegato senza una conoscenza dei marchi “non è il candidato giusto”

 

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