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Cultura

Manuela Marascio porta in scena la passione di Vibia Perpetua

Una giovane donna viene messa a morte nell’anfiteatro di Cartagine per essersi rifiutata di offire sacrifici all’imperatore

Gabriele Farina

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TORINO – Un giorno di marzo del 203 d.C. una giovane donna viene messa a morte nell’anfiteatro di Cartagine. L’evento è accolto dal pubblico come uno spettacolo grandioso. A lei e ai suoi compagni, tra cui una schiava di nome Felicita, era stato chiesto di offrire sacrifici all’imperatore. Ma la giovane donna è cristiana, la sua religione non glielo consente: affronta così la morte, pur di non rinnegare la sua fede. Non è né la prima né l’ultima a farlo, ma il suo nome entra nella storia. Si chiama Vibia Perpetua, e consegna ai posteri un diario nel quale, a partire dal momento in cui venne arrestata, annota fatti e sensazioni: l’arrivo in carcere, l’esperienza della prigionia, i rapporti con i carcerieri, gli incontri con i familiari, le visioni che accompagnano i suoi giorni e le sue notti, i suoi stati d’animo, la certezza della sua determinazione e il dolore per le sofferenze che questa infligge ai suoi cari.

Manuela Marascio torna sul palco di Sala Scicuna sabato 1° marzo con un nuovo spettacolo, In Litteris, la passione di Perpetua, una perfomance per attrice sola basata sul diario in latino di Vibia Perpetua. Una testimonianza straordinaria che riprende vita sulla scena attraverso il linguaggio performativo (fatto di voce, corpo e musica), ponendo l’attenzione sull’importanza di un documento in latino, tra i pochissimi scritti da mano femminile, che fornisce essenziali informazioni sulla condizione della donna in quell’epoca. La scenografia è di Sara Marenco.

Sabato 1° marzo alle 20,45 a Sala Scicluna, in via Martorelli 78 ingresso cortile. Soltanto su prenotazione al numero 347 9649684. Contributo all’ingresso: 10 € adulti, 7 € ragazzi dai 12 ai 17 anni.

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