Alessandria
Ad Alessandria si è aperto un processo in cui sono imputati 3 membri delle Brigate Rosse
Sui fatti della sparatoria di Cascina Spiotta dovranno rispondere Renato Curcio, Mario Moretti e Lauro Azzolini
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ALESSANDRIA – É iniziato il processo a tre ex membri delle Brigate Rosse che, nel 1975, uccisero un carabiniere durante uno scontro a fuoco avvenuto a Cascina Spiotta, nell’alessandrino. A dover rispondere davanti alla corte d’Assise sono Renato Curcio, Mario Moretti e Lauro Azzolini. L’agente morto invece si chiamava Giovanni D’Alfonso.
Lo scontro a fuoco era nato dopo che gli agenti volevano mettere fine al sequestro di Vittorio Vallarino Gancia, un imprenditore vinicolo catturato dai brigatisti. Durante la sparatoria, morì non solo il carabiniere D’Alonso, ma anche Mara Cagol, la moglie del brigatista Curcio. Sulle circostanze in cui la donna morì c’è un mistero: secondo il marito e compagno di lotta, presente allo scontro a fuoco, Cagol aveva alzato le mani in alto in segno di resa, ma era stata uccisa ugualmente da un agente. Curcio ha recentemente sostenuto questa ipotesi in una lettera pubblicata sull‘Unità.
Ad ogni modo, il processo aperto ad Alessandria riguarda solo le responsabilità dei tre membri delle BR.
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