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Cronaca

Rubano modellini di macchinine da collezione dalla vetrina di un negozio, furto da 1500 euro a Stresa

Hanno portato via 23 modellini

Gabriele Farina

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STRESA – Un furto insolito ha movimentato la quiete notturna della cittadina sul Lago Maggiore. Due giovani ventenni, attratti da una vetrina che esponeva macchinine da collezione, hanno deciso di impossessarsene, ma il loro colpo non è andato a buon fine: sono stati identificati e denunciati dai carabinieri.

L’episodio è avvenuto nel cuore della notte, quando un gruppo di ragazzi si aggirava per le strade di Stresa. Due di loro, rimasti incantati di fronte alla vetrina di un negozio che esponeva modellini di auto da corsa, hanno deciso di passare all’azione. Dopo aver forzato la vetrina, sono riusciti ad aprirla e a sottrarre tutti i modellini esposti. In totale, il bottino ammontava a 23 macchinine da collezione per un valore complessivo di circa 1.500 euro.

La scoperta del furto è avvenuta la mattina seguente, quando il titolare del negozio si è trovato davanti a una vetrina completamente svuotata. L’uomo ha immediatamente sporto denuncia ai carabinieri, che si sono recati sul posto per effettuare i rilievi del caso.

Le indagini

Gli investigatori, grazie alle immagini registrate dal sistema di videosorveglianza, hanno potuto ricostruire l’intera dinamica del furto, documentando la manomissione della vetrina e il successivo trafugamento dei modellini. La svolta nelle indagini è arrivata grazie alla conoscenza diretta dei due autori, già noti alle forze dell’ordine per precedenti episodi. I due giovani sono stati rintracciati: uno nella provincia del Verbano-Cusio-Ossola e l’altro nel Varesotto.

Interrogati sul luogo in cui avessero nascosto la refurtiva, i due non hanno fornito alcuna indicazione. Tuttavia, le indagini hanno portato i carabinieri a una villa abbandonata di Stresa, dove i modellini erano stati nascosti dentro un borsone. L’intera collezione è stata recuperata e restituita al legittimo proprietario.

I due ladri sono stati denunciati a piede libero per furto aggravato in concorso. Un caso che, se non fosse per il valore della refurtiva, potrebbe quasi strappare un sorriso, ma che conferma l’importanza della videosorveglianza e del pronto intervento delle forze dell’ordine nel contrastare anche i crimini meno convenzionali.

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