Cronaca
Ritrovate ossa e occhiali nei boschi di Gravere, potrebbero essere di Mara Favro
Al momento, le autorità non confermano ufficialmente che le ossa appartengano a Mara Favro

GRAVERE – Un paio di occhiali da sole e alcune ossa. Sono questi gli elementi rinvenuti dai Vigili del Fuoco in una zona impervia dei boschi montuosi di Gravere, in Val di Susa. Oggetti che potrebbero appartenere a Mara Favro, la 51enne scomparsa undici mesi fa nei pressi di Chiomonte. A rendere il ritrovamento ancora più interessante, il fatto che gli occhiali somiglino a quelli che la donna indossava nelle foto pubblicate sui social e utilizzate nei numerosi appelli durante la sua assenza.
La zona era già stata battuta più volte dagli investigatori, poiché proprio lì era stato captato per l’ultima volta il segnale del cellulare della donna. Tuttavia, fino ad ora, le ricerche non avevano dato esito positivo. L’ultimo tentativo ha invece portato alla scoperta di questi resti, che potrebbero dare una svolta decisiva alle indagini.
In attesa dell’esame del DNA
Al momento, le autorità non confermano ufficialmente che le ossa appartengano a Mara Favro. La certezza arriverà solo con l’esame del DNA, già disposto dalla Procura. Se la conferma dovesse arrivare, l’inchiesta potrebbe subire una brusca accelerazione.
Due persone sono già indagate per l’omicidio della donna: Vincenzo Milione, titolare della pizzeria di Chiomonte dove Mara lavorava, e Cosimo Esposito, ex pizzaiolo dello stesso locale. Entrambi si trovano sotto inchiesta e gli inquirenti dovranno ora stabilire se la donna sia giunta da sola in quel punto isolato o se, invece, il suo corpo sia stato abbandonato lì da qualcuno.
Resta aperta una domanda fondamentale: cosa è successo a Mara Favro? La madre di una bambina di dieci anni è scomparsa nel nulla per quasi un anno, e ora i resti ritrovati potrebbero finalmente portare alla verità. Una verità attesa da undici mesi e che, tra i boschi della Val di Susa, continua a restare avvolta nel mistero.
Iscriviti al canale Quotidiano Piemontese su WhatsApp, segui la nostra pagina Facebook e continua a leggere Quotidiano Piemontese
