Cultura
I Savoia in cartolina, dal 1900 al 1915, arrivano alla Palazzina di Caccia di Stupinigi
La mostra “I Savoia in cartolina, dal 1900 al 1915” sarà esposta nel Corridoio di Levante della Palazzina di Caccia di Stupinigi, dal 4 marzo al 6 aprile
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STUPINIGI – Attraverso l’esposizione di 270 cartoline illustrate, la Palazzina di Caccia di Stupinigi racconta la storia, italiana ed europea, ripercorrendo le vicende umane, politiche, militari e dinastiche del periodo 1900-1915.
La mostra “I Savoia in cartolina, dal 1900 al 1915” sarà esposta nel Corridoio di Levante della Palazzina di Caccia di Stupinigi, dal 4 marzo al 6 aprile.
La storia delle cartoline postali
Le cartoline postali del Regno d’Italia con l’effigie di Vittorio Emanuele III raccontano incontri storici con il presidente francese Loubet, Edoardo VII d’Inghilterra e lo Zar Nicola II, oltre a momenti chiave come la guerra italo-turca e la rappresentazione del Re nei suoi impegni istituzionali. Dalla propaganda austro-tedesca, che affianca il suo profilo a quelli di Francesco Giuseppe e Guglielmo II, alla satira che lo colpì tra il 1914 e l’inizio del 1915 per il suo rifiuto di entrare in guerra con la Triplice Alleanza, queste immagini offrono una preziosa testimonianza della storia e della politica dell’epoca.
Questi piccoli cartoncini illustrati rivoluzionarono il mondo della comunicazione. Noti come “interi postali” perché venduti con il francobollo già stampato, semplificarono e velocizzarono l’invio della corrispondenza. L’idea, innovativa per il tempo, permetteva a chiunque di inviare brevi messaggi senza dover acquistare fogli, buste e francobolli. Fu proposta nel 1865 dal consigliere postale prussiano Heinrich von Stephan, ma venne scartata dal governo tedesco perché ostacolata da parlamentari conservatori che la ritenevano immorale e poco sicura.
Diversamente, l’austriaco Emanuel Hermann, presente alla conferenza postale di Karlsruhe dello stesso anno, colse al volo l’intuizione e la ripropose in Austria, dove venne adottata con un decreto del 25 settembre 1869. Il Regno d’Italia seguì l’esempio nel 1873, introducendo l’uso della cartolina postale con il decreto n. 1.442. Da gennaio 1874, anche gli italiani poterono sperimentarne la praticità, entrando a far parte di un fenomeno destinato a diffondersi a livello globale.
La vera rivoluzione arrivò quando, accanto al testo, iniziarono a comparire immagini, che fossero disegni o fotografie. Danesi fu il primo a sperimentare cartoline illustrate in bianco e nero, aprendo la strada a una nuova cultura visiva simile a quella delle copertine dei settimanali illustrati. Tuttavia, il vero successo arrivò con le cartoline a colori, che in Italia esordirono nel 1896 in occasione del matrimonio tra il principe di Napoli, Vittorio Emanuele, ed Elena del Montenegro. Questo segnò l’inizio di un’era editoriale e artistica che trasformò la corrispondenza: oltre a scambiarsi saluti e ricordi, gli italiani iniziarono a “leggere” la storia del proprio Paese attraverso le immagini, sia in tempo di pace che di guerra.
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