Cultura
La casa editrice Lindau in crisi lancia una raccolta fondi: manteniamo il pensiero libero
Da quando è nata nel 1989, Lindau si batte per la libertà di pensiero contro ogni conformismo
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TORINO – E’ una delle storiche case editrici di Torino, una delle prime ad occuparsi di libri a tematiche cinematografiche. La Lindau sta attraversando un periodo di profonda crisi ed ha lanciato una campagna di crowdfunding per cercare di restare a galla.
“Il mercato del libro – si legge sulla pagina Facebook – ha registrato una contrazione di fatturato davvero molto significativa almeno per quanto riguarda i piccoli editori. Lindau e tutti i marchi collegati non hanno fatto purtroppo eccezione.
Inoltre, viviamo in un’epoca in cui è fondamentale preservare il diritto di pensare in autonomia, senza censure né imposizioni.
Con la raccolta fondi “Liberi di pensare, contro il pensiero unico”, Lindau vuole sostenere il pluralismo delle idee e si batte per un dibattito libero e autentico, di cui la piccola editoria si fa particolarmente voce”.
Ed infatti il testo della raccolta fondi, firmato dal direttore editoriale Ezio Quarantelli, è incentrato proprio sulla libertà di pensiero.
Da quando è nata nel 1989, Lindau si batte per la libertà di pensiero contro ogni conformismo. Molti dei nostri libri hanno duramente criticato l’opinione dominante (il cosiddetto mainstream), esponendoci a critiche, attacchi e comportamenti vessatori. Anche recentemente abbiamo visto un nostro libro ignorato (rifiutato?) dalle librerie perché affronta un tema importante da un punto di vista scomodo. Il grido segreto di un bambino di Anne Schaub-Thomas è un saggio serio e approfondito che mette in discussione la tesi secondo la quale l’utero in affitto sarebbe una pratica indolore, inoffensiva e progressista, e soprattutto ci chiede di pensare ai diritti di chi nasce. Nei suoi confronti è stata di fatto esercitata una forma di censura che ne ha impedito la diffusione.
Anche se viviamo in un Paese democratico la possibilità di pensare fuori dagli schemi che ci vengono ossessivamente proposti è sempre più insidiata dal Moloch del Pensiero Unico, cioè quel modo “obbligato” di vedere le cose che ha ormai assunto tanti diversi nomi: quello del “politicamente corretto” o dell’ideologia “woke”, quello della moltiplicazione insensata dei diritti o della dittatura dello scientismo.
Da trentacinque anni Lindau combatte tutto questo, attraverso i libri che pubblica e il dibattito che grazie a essi contribuisce ad animare. Ora questa battaglia si è fatta particolarmente aspra e ci serve il vostro aiuto per continuarla con la forza e la determinazione che merita. Qualunque sia la cifra che deciderete di inviarci, sarà spesa esclusivamente per mantenere e anzi intensificare il nostro impegno.
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Ardmando
20 Febbraio 2025 at 8:22
Se per caso fossero schierati a sinistra, possono anche fallire male.