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Salute

Ampliamento e ammodernamento per il Regina Margherita e il Sant’Anna di Torino

Grazie a un investimento di oltre cinque milioni di euro, i due ospedali torinesi si preparano a offrire servizi migliori e più innovativi, con particolare attenzione alla pediatria e alla chirurgia ginecologica

Alessia Serlenga

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TORINO – I lavori di ampliamento e ammodernamento dell’ospedale Regina Margherita e del Sant’Anna di Torino segnano una nuova era per la sanità della città. Con un investimento superiore ai cinque milioni di euro, sostenuto dalla Fondazione Compagnia di San Paolo e da Intesa Sanpaolo, insieme al co-finanziamento di Adisco Sezione Piemonte O.D.V. e della Fondazione Medicina a Misura di Donna Onlus, i due presidi ospedalieri si preparano a trasformarsi in centri di eccellenza nella cura dei pazienti.

Ristrutturazione al Regina Margherita

Il Regina Margherita, storico ospedale pediatrico, avvierà la ristrutturazione del reparto dedicato al Day Hospital Pediatrico Multispecialistico. Questo intervento interesserà una superficie di circa 1.250 metri quadrati e ha come obiettivo quello di migliorare la fruibilità del servizio e aumentare le prestazioni annuali dal 20% al 30%, passando da 30.000 a circa 40.000 interventi. Tra le novità più significative ci sarà l’ampliamento dei posti letto e delle sale visita, nonché la creazione di una stanza a pressione negativa per pazienti con malattie infettive, garantendo così un ambiente più sicuro e confortevole per i piccoli pazienti e le loro famiglie.

Francesca Lavazza, presidente di Adisco Sezione Piemonte O.D.V., ha sottolineato l’importanza di creare spazi funzionali e accoglienti, sottolineando come l’ambiente influisca sul processo di cura e sul benessere dei bambini.

Sant’Anna, un salto di qualità per l’hub di chirurgia ginecologica

Parallelamente, il Sant’Anna si prepara a potenziare il suo hub di eccellenza per la chirurgia ginecologica, affiancato da un centro di formazione avanzata. Saranno introdotte tecnologie all’avanguardia, tra cui una piattaforma robotica per la chirurgia ginecologica e apparecchiature per la chirurgia endoscopica, migliorando così la precisione degli interventi e riducendo le liste di attesa.

La professoressa Chiara Benedetto, presidente della Fondazione Medicina a Misura di Donna Onlus, ha evidenziato come questo progetto rappresenti un importante passo avanti nella qualità delle cure per le donne, permettendo di sviluppare e validare percorsi formativi innovativi in ambito endoscopico-ginecologico. Con oltre 3.000 interventi ginecologici l’anno, il Sant’Anna si posiziona come un punto di riferimento non solo locale, ma anche a livello nazionale e internazionale.

 

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