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Pagamento Free Flow sulla tangenziale di Torino: Come si paga e quando si paga nelle tangenziali in Italia e in Europa

Luca Vercellin

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TORINO – Abbiamo parlato negli ultimi giorni, in diverse occasioni, del sistema a pagamento Free Flow. Un accorgimento che fa discutere gli utenti, e che presto verrà adottato per il pagamento del pedaggio della Tangenziale Nord di Torino.

Abbiamo quindi pensato di approfondire l’aspetto del pedaggio autostradale, comparando la situazione torinese con le tangenziali delle altre città Italiane. Per quanto riguarda i sistemi di pagamento, compareremo le soluzioni adottate negli altri paesi europei per individuare le forme più azzeccate per ovviare al problema dei caselli.

Il sistema di tangenziali di Milano copre un totale di 106 km e circonda interamente la città. I prezzi variano a seconda della percorrenza e della società che ha in gestione la tratta (ogni ramo è gestito da una società differente). In generale, ad oggi non ci sono sistemi di pagamento alternativi al classico casello.

Il Grande raccordo anulare di Roma (GRA) circonda interamente la città di Roma. Gestita dall’ANAS al 100%, la tangenziale della Capitale è interamente gratuita. Si tratta di un’infrastruttura fondamentale per gli automobilisti romani, che possono percorrere i suoi 60 km senza dover passare per le congestionate vie interne della città.

A Genova, la tangenziale non esiste in una forma vera e propria. Ad assolverne la funzione, il sistema viario di Genova dispone di una Sopraelevata di 6 km che dal casello Ovest dell’A10 arriva al quartiere Foce. Esiste poi un’arteria ad alto scorrimento, Corso Europa, che dal quartiere di San Martino si estende fino al quartiere Nervi, alleggerendo il traffico verso Levante. In entrambi i casi, non vi sono pedaggi.

Passiamo ora a Napoli: la A56 è una tangenziale che dall’Aeroporto di Capodichino, sulla A1, collega Pozzuoli, attraversando interamente il capoluogo campano su un asse Ovest-Est. Come per Milano e Torino, la tangenziale si paga, ma con una particolarità: indipendentemente dalla percorrenza, si paga una tantum un pedaggio di €1. Milano e Torino, invece, prevedono un pagamento solo se si passa in alcuni punti della tratta.

Per tutte e tre le tangenziali a pagamento prese in esame, le cose dovranno cambiare a breve. Nel 2022 il Parlamento Europeo ha stabilito, secondo il principio “chi inquina paga”, che i pedaggi devono essere calcolati esclusivamente sulla distanza effettivamente percorsa, per scoraggiare l’utilizzo dei veicoli privati quando non necessari. Non sarà possibile per le tre tangenziali, quindi, posizionare arbitrariamente caselli di pedaggio in alcuni punti della tratta (Torino e Milano), oppure applicare una tariffa forfait (come a Napoli).  Quindi, d’ora in poi: o si paga, o non si paga.

La questione si complica ulteriormente se si prende in considerazione la digitalizzazione dei sistemi di pagamento. Se in Italia, per ora, si sta adottando – con fatica e numerose problematiche – il sistema Free Flow, come se la cavano gli altri paesi europei?

Partiamo dal caso più facile: in Germania, il pedaggio, non si paga affatto. Niente caselli, niente vignette: le Autobahn tedesche sono interamente gratuite (e senza limiti di velocità in alcuni tratti).

In Francia il sistema è identico a quello Italiano: caselli con tanto di telepass (in francese, telepéage).

Da altre parti, invece, si predilige il sistema delle vignette: Bulgaria, Repubblica Ceca, Ungheria, Romania, Slovacchia, Slovenia, Svizzera e Austria vendono un adesivo da appiccicare al parabrezza. Si paga una volta all’anno e si può percorrere l’intero sistema autostradale del paese: delle telecamere agli svincoli captano la presenza della vignetta e, in caso contrario, notificano una sanzione all’utente.

Solo due paesi europei utilizzano a pieno regime il sistema Free Flow che in Italia si sta tentando di introdurre: Svezia e Norvegia. La piattaforma Epass24 viene utilizzata da tutti i gestori di infrastrutture in Svezia e Norvegia per semplificare il pagamento dei pedaggi. I proprietari di veicoli immatricolati al di fuori della Svezia e della Norvegia possono utilizzare Epass24 per pagare tutti i pedaggi. Un account presso Epass24 garantisce il pagamento degli importi corretti entro i termini di scadenza, senza commissioni.

Differentemente da Norvegia e Svezia, quindi, l’Italia non prevede un sistema di pagamento unificato per il Free Flow: il pagamento o si fa tramite Telepass oppure si paga sulla App del singolo gestore autostradale. Una complicanza che ha portato non pochi disagi agli utenti non abituali della rete autostradale.

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