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Ambiente

I residenti di Cuorgné protestano contro la riapertura di una cava degli anni ’50

Il progetto è stato presentato da una ditta di Rivarolo, l’ultima parola spetta alla Città Metropolitana di Torino

Luca Vercellin

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CUORGNE‘ – A Campore, frazione di Cuorgnè, la tranquillità dei residenti è stata scossa dalla proposta di riaprire una cava dismessa dagli anni ’50.

Un tempo, la polvere sollevata dalle attività estrattive rendeva persino difficile stendere il bucato all’aperto, e ora la comunità teme di rivivere quella situazione.

Le principali preoccupazioni riguardano non solo il rischio di smottamenti causati dalle esplosioni, ma anche il traffico di mezzi pesanti, con almeno 14 passaggi giornalieri di tir.

La ditta Scavater di Rivarolo, che ha presentato il progetto, ha tuttavia assicurato che verrebbe realizzata una strada alternativa per il transito dei camion.

L’ultima parola spetta alla Città Metropolitana, che dovrà valutare la proposta in una conferenza dei servizi prima di concedere l’eventuale autorizzazione alla riapertura della cava.

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2 Commenti

1 Commento

  1. Ardmando

    9 Febbraio 2025 at 8:37

    Ottimo. Auspico la ripresa delle attività alla faccia dei retrogradi.

  2. Barbara di Leo

    2 Marzo 2025 at 14:32

    La qualita’ della vita dei cittadini che abitano quelle zone deve essere tutelata. Speriamo che non prendano mazzette in Comune, la mafia e’ sempre dietro l’angolo per operazioni come queste.

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