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Automotive, il PD piemontese propone un “Piano Marshall” per salvare posti di lavoro

Un modello che prevede finanziamenti europei e incentivi alle famiglie a basso reddito

Luca Vercellin

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TORINO L’industria automobilistica italiana si prepara a due eventi chiave: l’11 febbraio si terrà il Consiglio regionale aperto, mentre il 19 marzo John Elkann interverrà in Parlamento.

Nel frattempo, il Partito Democratico ha dato il via al dibattito con un documento di 26 pagine, elaborato dalla fondazione Demo di Nicola Zingaretti e presentato a Torino in anteprima nazionale.

Il Pd sollecita un massiccio intervento europeo per accompagnare la transizione all’elettrico senza compromettere l’occupazione e la stabilità delle imprese.

Tra le misure proposte figurano incentivi economici, supporto alla ricerca, potenziamento delle infrastrutture di ricarica e il coinvolgimento di nuovi produttori.

Tra i modelli di riferimento, viene citato il leasing sociale adottato in Francia, che consente ai cittadini con redditi più bassi di accedere a veicoli elettrici con un canone mensile contenuto.

Secondo Domenico Rossi, segretario regionale del Pd, è essenziale un grande piano di investimenti, anche attraverso un debito comune europeo, per colmare il divario con Stati Uniti e Cina.

A Torino, il piano del Pd è stato illustrato dal responsabile economico Antonio Misiani e da diversi parlamentari, segnando una chiara distanza dalle strategie del ministro Adolfo Urso, orientato a ridiscutere gli impegni europei del Green Deal.

Nel frattempo, a Mirafiori si procede con attività ridotte in attesa della nomina del nuovo amministratore delegato.

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1 Commento

1 Commento

  1. Ardmando

    8 Febbraio 2025 at 17:26

    La cosa è molto più semplice: fare come hanno fatto gli Americani e abbandonare la FOLLIA del green deal e il bando dei motori a combustione (che è sempre da vedere SE mai verrà attuato). I cittadini devono essere liberi di scegliere cosa comprare, non si può sottostare alle imposizioni della dittature socialista-finto-ecologista delle cariatidi di Bruxelles, gente che per lo più circola in Rolls Royce e se ne frega di quello che può o non può la gente comune.

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