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Scienza e Tecnologia

Da Torino lo studio dell’andatura dei cavalli associata al ritmo della musica

“La scoperta di schemi ritmici comuni tra musica, locomozione e comunicazione animale suggerisce che il controllo motorio abbia giocato un ruolo chiave nell’evoluzione del ritmo”

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TORINO – Il suono degli zoccoli di un cavallo sembra ritmico, ma lo è davvero? Un team di ricercatori guidato dai Proff. Marco Gamba (Università di Torino) e Andrea Ravignani (Sapienza Università di Roma), nell’ambito del progetto ERC The Origins of Human Rhythm (TOHR), ha studiato questa domanda, pubblicando i risultati su Journal of Anatomy e Annals of the New York Academy of Sciences. La ricerca ha evidenziato sorprendenti somiglianze tra i ritmi della locomozione dei cavalli e quelli musicali.

Il ritmo musicale occidentale si basa su sequenze di intervalli temporali con rapporti di numeri interi, principio riscontrato anche nelle vocalizzazioni animali. Per la prima volta, gli scienziati hanno dimostrato che anche le andature equine seguono categorie ritmiche precise: passo e trotto sono isocroni, mentre il galoppo segue un pattern 1:1:2, simile al ritmo base di We Will Rock You dei Queen e all’Overture del Guglielmo Tell di Rossini.

“Questi studi ampliano la nostra comprensione delle caratteristiche ritmiche nei comportamenti di animali e umani, con implicazioni evolutive ancora da esplorare”, spiega Marco Gamba. Teresa Raimondi (Sapienza) sottolinea l’importanza del tempo nella distinzione delle andature, analogamente ai generi musicali: nel trotto gli intervalli sono più lunghi rispetto al passo, determinando un ritmo più lento.

“La scoperta di schemi ritmici comuni tra musica, locomozione e comunicazione animale suggerisce che il controllo motorio abbia giocato un ruolo chiave nell’evoluzione del ritmo”, conclude Lia Laffi (Università di Torino – Fondazione Zoom). La percezione del ritmo locomotorio potrebbe essersi evoluta per il riconoscimento dei predatori e la selezione del partner, costituendo un preadattamento per lo sviluppo della ritmicità vocale.

Alla ricerca hanno partecipato anche studiosi dell’Università di Medicina Veterinaria di Vienna, dell’Università di Copenaghen e dell’Istituto Italiano di Tecnologia.

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