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Ambiente

Balneazione in Piemonte: migliorano le acque, ma restano alcune criticità

Il parametro Enterococchi intestinali continua a rappresentare il principale fattore limitante per la classificazione delle acque

Gabriele Farina

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TORINO – La qualità delle acque di balneazione in Piemonte segna un ulteriore passo avanti. Secondo il Report sulla Qualità delle Acque di Balneazione 2024, disponibile sul Portale delle Acque di Balneazione, il monitoraggio dell’ultima stagione ha confermato un miglioramento generale della situazione, pur evidenziando alcune criticità, in particolare nel Lago Maggiore.

La stagione balneare 2024 si è svolta regolarmente, senza anomalie nei livelli di Enterococchi intestinali, parametro chiave per la valutazione della balneabilità. Questo ha contribuito al consolidamento dei dati di percentile e delle relative classi di qualità. Complessivamente, rispetto all’anno precedente, si è registrato un aumento delle zone classificate come “Elevato”, che passano dal 51% al 58%, mentre quelle in classe “Sufficiente” scendono dal 14% al 6%. Tuttavia, le zone con qualità “Scarsa” aumentano da due a tre.

Il nodo Enterococchi intestinali

Nonostante i progressi, il parametro Enterococchi intestinali continua a rappresentare il principale fattore limitante per la classificazione delle acque. Per approfondire questa problematica, sono stati avviati studi specifici in collaborazione con il Centro Regionale Biologia Ambiente e Salute di La Loggia di Arpa Piemonte e il CNR IRSA di Pallanza. Tali ricerche mirano all’identificazione genetica delle specie presenti nel Lago Maggiore.

Alla luce di questi approfondimenti, la Commissione Internazionale per la Protezione delle Acque Italo-Svizzere (CIPAIS) ha proposto al Ministero della Salute di avviare un’indagine mirata sulla rappresentatività del parametro Enterococchi intestinali come indicatore per la balneabilità.

Monitoraggio e prevenzione dei cianobatteri

Come negli anni precedenti, nei cinque laghi a rischio di fioriture di cianobatteri (Maggiore, Viverone, Avigliana, Sirio e Candia) è stato condotto un attento monitoraggio per prevenire eventuali rischi sanitari. Durante la stagione balneare, si sono verificate fioriture algali consistenti nei laghi Sirio, Candia e Avigliana Grande, anche se non sempre legate a specie produttrici di tossine. Le analisi delle microcistine hanno sempre restituito valori inferiori ai limiti normativi.

Le autorità continueranno a monitorare le zone con classificazione “Sufficiente” e “Scarsa”, coinvolgendo Comuni, gestori del Servizio Idrico Integrato, EgATO e Arpa in attività di approfondimento tecnico-gestionale. Il quadro complessivo suggerisce segnali positivi, ma resta la necessità di ulteriori indagini per consolidare il trend di miglioramento anche nel prossimo quadriennio.

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