Cronaca
Torino, professoressa si mette in coda all’ufficio immigrazione assieme alla sua studentessa che rischia di non poter fare la maturità
Rachela Baroni, docente di italiano e storia all’istituto enogastronomico Beccari
TORINO – La professoressa si è messa in fila all’alba, sfidando il freddo insieme a decine di cittadini stranieri davanti all’ufficio immigrazione di Torino.
Rachela Baroni, docente di italiano e storia all’istituto enogastronomico Beccari, ha scelto di accompagnare una sua studentessa di 18 anni per aiutarla a rinnovare il permesso di soggiorno scaduto, necessario per iscriversi all’esame di maturità.
Nata a Torino da genitori nigeriani, la giovane è diventata maggiorenne a maggio, ma a causa della burocrazia rischia di non ottenere la cittadinanza italiana.
La professoressa ha deciso di starle accanto, sperando che la sua presenza potesse agevolare l’accesso agli uffici, sebbene riconoscesse quanto fosse ingiusto.
La ragazza aveva già provato più volte, accompagnata dal padre, ma era sempre stata respinta per problemi burocratici. Dopo numerosi tentativi falliti, la docente ha scelto di offrirle il proprio aiuto.
Orfana di madre dall’agosto 2023, la 18enne si trova senza documenti da oltre un anno, al punto da non poter nemmeno avere un medico di base. È stata la scuola, situata nella periferia nord della città, a rendersi conto della situazione e ad aiutarla.
Quando a novembre 2023 si è scoperto che non aveva più assistenza sanitaria, le è stato consigliato di rivolgersi a un medico, ma senza i documenti era impossibile.
La mancanza del permesso di soggiorno le ha impedito di ritirare il diploma di terza media e di presentare la domanda per l’esame di Stato entro la scadenza del 30 dicembre.
Per accelerare il processo, le è stato suggerito di richiedere il permesso di soggiorno per ricongiungimento familiare con la sorella maggiore, già cittadina italiana. Solo dopo aver raccolto tutta la documentazione necessaria potrà tornare in questura per ottenere un nuovo appuntamento e presentare la domanda.
Iscrivi al canale Quotidiano Piemontese su WhatsApp, segui la nostra pagina Facebook e continua a leggere Quotidiano Piemontese