Piemonte
Anche in Piemonte torna la protesta degli agricoltori. Ecco cosa chiedono a distanza di un anno dalla prima mobilitazione
PIEMONTE – É tornata anche in Piemonte, così come in tutta Italia, la protesta dei lavoratori dell’agricoltura, che chiedono al governo lo “stato di crisi socioeconomico delle piccole e medie aziende agricole e della pesca”.
I trattori hanno bloccato le strade di Alessandria e Cuneo, con slogan come “se mangi, ringrazia il contadino”, “l’agricoltura sta morendo” e “Stato di crisi, ora!”. Mobilitazioni dello stesso tipo anche in altre regioni d’Italia: Lombardia, Eilia Romagna, Marche, Toscana, Lazio, Campania, Puglia Calabria e Sicilia.
Il movimento si è formato l’anno scorso sulla scia delle proteste organizzate in diverse parti d’Europa, in particolare in Germania. Il comitato italiano aveva presentato al governo (in particolare al ministro dell’Agricoltura Lollobrigida) un documento con 10 richieste.
Le richieste
Il “Nuovo movimento dei trattori”, che tuttavia ha sempre le stesse pagine social di quello dell’anno scorso, ritiene che nessuna delle 10 richieste fatte a Lollobrigida sia stata rispettata.
A distanza di un anno, i punti rivolti al governo si sono ridotti a due: la dichiarazione dello stato di crisi socio-economica e la stesura di un “Piano strategico per il superamento delle crisi di comparto delle aziende produttive”.
Le restanti richieste sono rivolte alle Regioni e agli enti territoriali. Come scrive il comitato:
“gli atti per consentire le misure straordinarie sono in capo alle Regioni (che devono documentarle e richiederle) ed al Governo Nazionale che deve assumerle anche contrattandole in Europa. Uno degli obiettivi della mobilitazione è coinvolgere le istituzioni territoriali (i comuni) perché siano adottate delibere ed atti istituzionali che chiedono e investono Regioni e Governo ad adottare i provvedimenti straordinari e portarli a Roma in una forte manifestazione unitaria”.
Il manifesto della mobilitazione 2025 si trova qui. Tutti i presidi sparsi per l’Italia stanno rilanciando l’evento di protesta del 5 marzo prossimo, atteso a Roma in piazza del Campidoglio.
L’appoggio della politica
In Piemonte il movimento ha ricevuto molto appoggio dalla politica, tanto che il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, ieri (mercoledì 29) si è recato a Cuneo apposta per incontrare i rappresentanti degli “agricoltori in mobilitazione”.
Non solo: il giorno prima aveva fatto visita l’Assessore all’Agricoltura del Piemonte, Paolo Bongioanni.
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