Cittadini
Le novità sugli sportelli degli uffici immigrazione a Torino
L’assessore Francesco Tresso ha illustrato gli ultimi aggiornamenti relativi alla gestione degli uffici immigrazione della Questura di Torino
TORINO – Durante la seduta in Sala Rossa, l’assessore Francesco Tresso ha illustrato gli ultimi aggiornamenti relativi alla gestione degli uffici immigrazione della Questura di Torino, rispondendo alle richieste della consigliera Valentina Sganga (M5S). L’occasione ha permesso di fare il punto su due anni di impegno per migliorare una situazione che ha suscitato molte critiche da parte della cittadinanza e delle istituzioni.
Il trasferimento e i nuovi spazi
Una delle principali novità riguarda l’abbandono della sede di corso Verona, previsto per l’autunno, a causa di criticità strutturali. Gli uffici saranno trasferiti in via Val della Torre, in una struttura di 2.500 metri quadrati, più adatta a rispondere alle esigenze degli utenti. Nel frattempo, è prevista l’apertura di una dozzina di nuovi sportelli presso il commissariato centrale di via Dorè e, nei prossimi giorni, nell’ex commissariato di via Botticelli, situato nel quartiere Barriera di Milano.
A partire da febbraio 2025, sono inoltre previste ulteriori aperture nei commissariati fuori Torino, in località strategiche come Ivrea, Rivoli e Susa, con l’obiettivo di ridurre il carico sugli uffici centrali e agevolare l’accesso ai servizi per i residenti delle aree limitrofe.
Orari ampliati e soluzioni tecnologiche
Da questa settimana sono stati introdotti nuovi orari di apertura per la sede di corso Verona, con servizi disponibili dal lunedì al giovedì già dal mattino. Inoltre, la città sta dialogando con la Prefettura per implementare un sistema di prenotazione online più efficace, come il portale “Prenota Facile”, già utilizzato con successo in altre sedi italiane della Questura.
Un’ulteriore innovazione ipotizzata riguarda l’inserimento, al momento del rilascio dei titoli cartacei per il diritto di asilo, di un appuntamento automatico per il rinnovo dopo sei mesi. Si tratta di una misura volta a semplificare le procedure e garantire maggiore efficienza nel trattamento delle pratiche.
Collaborazione tra Comune e Questura
Un altro progetto in fase di sviluppo è un protocollo d’intesa tra l’anagrafe cittadina e la Questura, per aggiornare in tempo reale la situazione dei permessi di soggiorno e dei relativi rinnovi. Questa collaborazione dovrebbe permettere una gestione più trasparente e rapida dei dati, migliorando il coordinamento tra i vari enti coinvolti.
Il dibattito politico
Durante il dibattito, la consigliera Valentina Sganga ha sottolineato come questa situazione rappresenti “una ferita per la città e per i diritti umani”, ricordando che il problema si trascina da oltre due anni. Per Sganga, le soluzioni sono già state evidenziate più volte: decentralizzazione, procedure online e un aumento del personale dedicato alle pratiche. Tuttavia, secondo la consigliera, non è sufficiente. “La sicurezza non deve essere solo controllo e repressione, ma anche garanzia dei diritti fondamentali delle persone più fragili”, ha dichiarato.
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