Cronaca
Nuove inchieste sulla Città della Salute di Torino: sotto esame carte di credito e visite private
Si indaga sull’utilizzo improprio di carte di credito aziendali e su visite private durante l’orario d’ufficio
TORINO — La Città della Salute di Torino, il principale polo ospedaliero del Piemonte, torna sotto i riflettori della magistratura con l’apertura di due nuove inchieste. Questi sviluppi arrivano a pochi mesi di distanza dall’indagine sui conti che, lo scorso ottobre, aveva portato alla notifica di un avviso di conclusione delle indagini preliminari per 25 persone.
Entrambe le nuove indagini, avviate dalla procura, sono affidate ai carabinieri e nascono da elementi emersi durante il procedimento principale. Il primo fascicolo, aperto con l’ipotesi di reato di peculato, si concentra sull’utilizzo improprio di carte di credito aziendali.
Il secondo filone investigativo esplora invece la possibilità che diversi medici abbiano effettuato visite private durante l’orario d’ufficio, in potenziale conflitto con i loro obblighi lavorativi. Anche questo aspetto è emerso durante le indagini sul procedimento principale e ha spinto gli inquirenti ad approfondire la questione.
Le due nuove inchieste aggiungono un ulteriore livello di complessità a una vicenda che già coinvolge numerosi dirigenti e operatori sanitari. La procura, attraverso queste verifiche, mira a fare chiarezza su eventuali abusi e comportamenti non conformi all’etica e alle normative del settore pubblico.
Al momento, nessuna delle persone coinvolte nei nuovi fascicoli è formalmente accusata, ma le indagini promettono di tenere alta l’attenzione su uno degli snodi principali della sanità piemontese.
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