Cultura
Il Museo Egizio di Torino apre per due notti con Club Silencio
Gaming, lounge bar, dj set oltre a una visita notturna all’interno del Museo Egizio di Torino
TORINO – Il Museo Egizio di Torino accende la notte in due appuntamenti speciali per scoprire in maniera insolita il nuovo affascinante allestimento. Ecco le Notti egizie che giovedì 30 e venerdì 31 gennaio, dalle 19,30, permetteranno di visitare la straordinaria collezione di uno dei musei più importanti al mondo in orario serale. Il doppio evento è promosso e organizzato dal Museo Egizio e Club Silencio, associazione culturale torinese impegnata in progetti esperienziali che stimolino la partecipazione attiva dei giovani under 35 alla vita culturale, sociale e democratica del proprio territorio.
Le Notti egizie sono due occasioni speciali per scoprire i nuovi allestimenti permanenti del museo, frutto di un’approfondita ricerca interdisciplinare, oggi ancora più fruibili grazie al supporto di proiezioni e videomapping. Da non perdere “Materia. Forma del tempo”, che indaga la materia nell’antico Egitto, tra legni, pigmenti, vasi in ceramica e oggetti in pietra, dall’Epoca Predinastica (ca. 4000-3100 a.C.) a quella Bizantina (565-642 d.C.), facendo emergere la storia produttiva di ogni manufatto antico, compresi i materiali di cui è fatto, le tecniche utilizzate per realizzarlo ed i suoi utilizzi (e riutilizzi) nel tempo, accumulando relazioni con altri oggetti e persone. 700 metri quadrati tutti a scoprire.
Si potranno inoltre visitare la Galleria dei Re in cui incontrare da vicino dei e faraoni in un nuovo allestimento di grande impatto visivo, firmato dai curatori del Museo in collaborazione con lo Studio Oma di Rotterdam.
Spazio anche all’arte contemporanea che entra per la prima volta nel museo con le installazioni di Ali Cherri e Sara Sallam, i primi due ospiti del programma di residenze d’artista avviate in occasione del bicentenario.
Ali Cherri (1976) è un artista e regista nato a Beirut e residente a Parigi. Vincitore del Leone d’Argento alla Biennale di Venezia nel 2022 e autore di Returning the Gaze (2024), il progetto artistico ideato per il Museo Egizio. Sara Sallam (1991) è nata in Egitto e vive in Olanda. È una giovane artista emergente, impegnata in una ricerca artistica multidisciplinare, che utilizza diverse tecniche fotografia, scrittura, videoinstallazioni. La sua installazione The Sun Weeps for the Land And Calls from the Garden of Stones (2024) è collocata a chiusura del percorso della Galleria dei Re.
Lungo il percorso inoltre si potranno seguire le Pillole d’Egitto, delle brevi lezioni tenute dai curatori e dalle curatrici del museo che ogni 20 minuti forniranno al pubblico delle vere e proprie lezioni, in formato “pillola”, accessibile a tutti.
A completare la serata anche gaming e il lounge bar firmato Club Silencio, oltre alla musica, con i set di Foamnd in Sala Conferenze e Chalanga nella Galleria dei Re.
Foamnd, pugliese, classe 1992, si avvicina alla musica a 8 anni. Francesca studia chitarra classica e i compositori brasiliani e a 15 anni arriva sui palchi con le sue prime canzoni. Durante l’università cresce l’interesse per la musica elettronica. Qualche anno dopo, organizza eventi Techno/Ambient con il collettivo CTRLS Sound Academy a Shanghai, a cui seguono l’apertura a Nina Kraviz e la partecipazione a l Great Wall Festival. Nel 2019 partecipa alla prima residenza artistica dell’etichetta discografica Pitch The Noise, seguita dall’uscita di un Album in collaborazione con altri 9 produttori. Fino al 2020 le residenze a Shanghai nei club Celia (Techno, Minimal House) e Liquid Laundry (Afro-House).
Chalanga è un duo nato a Torino nel 2018 dal dj e produttore Patrick Di Stefano e dal polistrumentista Diego Grassedonio. L’idea di fondere musica elettronica con sonorità acustiche nasce in uno storico locale dei Murazzi, a Torino. Synth analogici, percussioni, drum machine e loops di sax e flauto, sono gli ingredienti miscelati da Chalanga durante le loro performance live connotate da sonorità organic house, ethno deep, beat elettronici, percussioni afro-futuriste, visioni psichedeliche, melodie esotiche e la presenza sciamanica del sassofono. Hanno suonato in importanti club e festival internazionali in Italia, Svizzera, Portogallo e Malta, ma le prime frequenze trasmesse da Chalanga sono state intercettate dalle tribù Shipibo dell’Amazzonia peruviana e dalle tribù Yakuts della Siberia orientale.
Ingresso alla serata 20 Euro, compreso biglietto del museo e visita.
Per partecipare è necessario accreditarsi sul sito di Club Silencio al link https://clubsilencio.it/next-event/
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