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Danilo saluta la Juve con una lunga lettera sui social
“Grazie di tutto, un abbraccio dal capitano. Arrivederci”

TORINO – E’ stato oggi il giorno dell’addio ufficiale di Danilo alla Juve. Il comunicato del club ed il passaggio al Flamenco sono stati solo l’ulitma tappa di un percorso durato 5 anni, 200 partite e 4 trofei, oltre alla fascia da capitano.
Un addio inatteso ad inizio stagione e sorprendente per le modalità e la velocità con cui si è compiuto, ma è la nuova linea tenuta anche con altri da Giuntoli e Thiago Motta. E propio a loro Danilo lancia alcune stoccate nella lunga lettera che ha pubblicato per salutare i tifosi della Juventus.
La lettera d’addio di Danilo
Cari bianconeri, non so nemmeno da dove iniziare. Sapevo che questo giorno prima o poi sarebbe arrivato, ma non si è mai pronti per gli addii. Sono passati 5 anni e mezzo ma è come se fosse stata una vita intera. Non è mai facile separarsi da un amore, da un luogo che mi ha dato tanto, da una maglia che mi ha fatto provare grandi emozioni, da un club e una storia in cui ho ritrovato i valori che mi hanno accompagnato durante tutta la mia carriera e che ho imparato dai miei genitori.
Quando sono arrivato, ho imparato dai grandi uomini dello spogliatoio e all’interno della Juventus, diventando anch’io poi insegnante e difensore di questi valori con le unghie e con i denti, come se fosse una parte di me, come gli insegnamenti che passo ai miei figli, che peraltro hanno fatto di Torino la loro casa e sono diventati grandi tifosi di questi colori.
Forse è per rispettare e lottare tanto per quei valori che non posso più fare parte di questo progetto. Quello che mi rende in qualche modo orgoglioso è non aver mai cambiato il mio modo di essere, il mio modo di difendere il club più importante della mia storia.
Sento che ogni persona nel mondo Juventus fa parte della mia famiglia: ogni dipendente, ogni compagno, ogni persona che indossa questa maglia con orgoglio, senza pensare solo ai numeri, con onestà e, soprattutto, affrontando ogni sfida della Juventus come una sfida personale. Una scelta di vita.
Ai nostri tifosi chiedo scusa per i momenti in cui posso aver deluso, mai per mancanza di impegno, dedizione o lavoro. E ringrazio per tutto il cuore per il modo in cui sono stato accolto, rispettato e per il legame che abbiamo costruito durante il mio percorso, dove mi sono sentito sempre un vostro rappresentante in campo. Ogni volta che ascoltavo l’inno cantato da voi allo stadio, mi emozionavo, mi accendevo e queste emozioni non si comprano con nessun progetto fantasioso.
Per concludere, è giusto citare una frase che un certo signore di nome Andrea Agnelli disse una volta: ‘La nostra consapevolezza sarà la loro sfida: essere all’altezza della storia della Juventus. Ricordatevi, ci riconosceremo ovunque nel mondo solo con uno sguardo. Siamo la gente della Juventus!’.
Grazie di tutto, un abbraccio dal capitano. Arrivederci
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