Ambiente
Raccolta rifiuti nel centro storico di Torino: avviata la terza fase del porta a porta, ecco cosa cambia
I kit e le istruzioni verranno consegnate gratuitamente agli 11.500 utenti coinvolti
TORINO – È iniziata in questi giorni la terza fase del piano di trasformazione della raccolta rifiuti nel centro storico di Torino, che prevede l’introduzione del servizio porta a porta per tutte le frazioni di rifiuti.
Questa nuova fase interesserà una vasta area del centro, compreso il Quadrilatero Romano fino alla zona di Porta Susa, con un totale di circa 11.500 utenze, che comprendono sia abitazioni che attività commerciali.
Il nuovo sistema prevede la rimozione dei tradizionali contenitori stradali, per essere sostituiti da un servizio di raccolta domiciliare per tutte le frazioni differenziate (carta, plastica, vetro, metalli, rifiuti organici) e non recuperabili.
A tale scopo, verranno distribuiti contenitori appositi da posizionare all’interno degli spazi condominiali.
Il piano di attivazione del servizio procederà in modo graduale, con il supporto di una campagna di comunicazione diretta.
A partire da questa settimana, infatti, i residenti e le attività commerciali della zona riceveranno informazioni dettagliate sul nuovo sistema, con la distribuzione dei kit necessari alla raccolta domiciliare.
Questi kit, che includono una biopattumiera e il materiale per la raccolta dei rifiuti organici e plastica, saranno consegnati gratuitamente da parte degli operatori Amiat Gruppo Iren.
Inoltre, nei prossimi giorni, in ogni edificio o condominio verranno posizionati i nuovi contenitori per la raccolta differenziata.
Per rispondere a eventuali dubbi o per consentire agli utenti non trovati durante la distribuzione del kit di ritirarlo, sarà attivato un Punto Info dal 30 gennaio al 3 maggio.
Questo punto informativo sarà allestito presso il “Lab Oratorio” della Chiesa di San Filippo Neri, in via Maria Vittoria 7/A. Il punto info sarà aperto il giovedì e il venerdì dalle 16.00 alle 20.00 e il sabato dalle 9.30 alle 13.00.
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