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Cultura

Al Museo del Cinema di Torino arrivano le visite guidate col direttore

Sulla scia di quello che succede da anni al Museo Egizio

Gabriele Farina

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TORINO – Il Museo Nazionale del Cinema introduce nel 2025 una novità interessante: le visite guidate col direttore. Sulla scia di quanto realizzato da anni al Museo Egizio (idea e realizzazione di Christian Greco) anche il Museo del Cinema darà la possibilità di ascoltare dalla voce del neo direttore Carlo Chatrian storie e curiosità legate all’esposizione permanente e alle mostre.

Ogni mese ci sarà l’occasione di fare un’esperienza fuori dal comune in compagnia del direttore, grande esperto di cinema, che racconterà in modo diverso a turno una delle sezioni del museo o la mostra temporanea, arricchendo la visita con aneddoti e curiosità.

La novità è stata annunciata nel corso di una conferenza stampa in cui il MNC si è presentato mettendo a nudo nomi, volti e ruoli. Il nuovo corso voluto dal neodirettore ha voluto infatti mettere al centro le persone, anima e cuore del Museo.

Tante le novità per l’anno che si è appena aperto, ve ne daremo conto man mano che sarà il momento. Tra queste ovviamente la grande mostra su James Cameron in arrivo a partire dal 26 febbraio.

La lettera di presentazione del direttore Carlo Chatrian

Il Museo Nazionale del Cinema di Torino ha deciso di presentarsi in una maniera inedita, mettendo
per una volta al centro dei riflettori non una singola iniziativa o un insieme di proposte ma se stesso.
Pensiamo che nell’affrontare le sfide del presente e del prossimo futuro sia importante partire da un assunto tanto semplice quanto spesso trascurato: un museo, prima di essere un luogo in cui vengono preservati, esposti e raccontati oggetti, è un insieme di persone. Sono queste persone, con le competenze che hanno maturato nel corso degli anni, a fornire la base su cui poi si innestano gli eventi e le attività. Se il 2025, come speriamo, sarà un anno in cui il “Museo” incomincerà un percorso di rinnovamento, il primo passo non può che essere una presentazione della struttura e dei suoi molteplici settori di competenza.

A chi è stato affidato il compito di dirigere questa struttura pare importante – molto più che
sorprendere con annunci ad effetto – dare modo a chi ha dato continuità al Museo nelle sue varie
epoche di presentarsi e di presentare il proprio ambito di azione. Questo viaggio dietro le quinte ha il compito non solo di mostrare la complessità della fondazione – che rappresenta un caso unico al mondo per varietà e ricchezza delle attività – ma anche di invertire le prospettive. Quanto è di norma nascosto viene alla luce e quanto invece è spesso messo in primo piano per una volta non sarà al centro della comunicazione. Siamo consapevoli che certe aree hanno poco da comunicare in termini di appeal ma senza di queste l’istituzione non esisterebbe; allo stesso modo nell’ottica di una comunicazione trasparente ci sembra importante includere non solo le iniziative ma anche gli obiettivi, sapendo che essi guidano il nostro operare ma non posso essere dati per acquisiti.

Si discute spesso di quale sia il senso ultimo del fare cultura: pensiamo che questo evento di
restituzione, un evento in cui il museo apre le sue porte come mai prima d’ora fatto, sia il segno, anche simbolico, di una volontà precisa. Siamo un’istituzione che si sente parte di una comunità e non una torre d’avorio che attira turisti a suon di colpi d’artificio. Non abbiamo la pretesa di avere inventato una formula rivoluzionaria così come non siamo sicuri del risultato di questa presentazione; tuttavia, nell’apprestarci a celebrare i 25 anni nell’edificio simbolo della città riteniamo che presentarci come un collettivo che, nelle diverse competenze e rispettivi background, lavora nella stessa direzione sia un punto di partenza imprescindibile.

Carlo Chatrian
Direttore Museo Nazionale del Cinema

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