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Lavoro

Medici in Fuga: è caos totale nel 118 piemontese

Colpevole anche la normativa che non riconosce l’anzianità a chi ha lavorato con convenzione prima di vincere il concorso

Luca Vercellin

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TORINO Mancano 130 medici all’appello, dei 341 che sarebbero necessari sulle ambulanze in Piemonte. 

Delle quattro centrali operative, due non hanno un direttore. Siamo arrivati al punto per cui il Primario di Alessandria dirige anche l’elisoccorso.

Un clima poco rilassato nell’ambiente del primo soccorso piemontese, dove per ora, gli unici a non mancare, sarebbero gli infermieri. Infermieri, però, che sono solo in parte alle dipendenze del sistema sanitario: il resto lavora con contratti in convenzione. 

Questo comporta un altro problema: medici e infermieri che hanno lavorato in convenzione, se venissero assunti con il concorso pubblico si vedrebbero “cancellata” l’anzianità maturata durante gli anni di lavoro con il precedente contratto. Questo spiega perché tra i tanti vincitori dello scorso concorso, solo pochi sono poi stati effettivamente assunti.

Il numero di medici e infermieri operanti è decisamente sotto il fabbisogno, e le norme vigenti sembrano fare di tutto per scoraggiare nuove – fondamentali – assunzioni all’interno del Servizio Sanitario Piemontese

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