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Economia

Caro energia, per le imprese piemontesi aumenti fino a 30 mila euro

Questo l’allarme lanciato da Confartigianato Piemonte

Luca Vercellin

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TORINO – Lo stop al flusso di gas russo sul territorio ucraino ha posto di nuovo la questione del caro energia, e soprattutto da dove reperire forniture di gas sufficientemente economiche per le nostre imprese. 

Nomisma Energia stima una bolletta energetica annua di 200-300 euro per una famiglia media italiana e un aumento di circa 30.000 euro per un’impresa media.

Le piccole e medie imprese italiane, già penalizzate nel 2024 con un costo dell’elettricità superiore del 9,9% rispetto alla media UE, potrebbero affrontare rincari fino al 15% a causa del prezzo del metano.

Le imprese energivore, come quelle del settore ceramico, vetro e metallurgico, sono le più colpite.

Giorgio Felici di Confartigianato Piemonte sottolinea l’urgenza di politiche per mitigare gli effetti della crisi energetica e promuovere il ricorso alle rinnovabili e nuove tecnologie.

Confartigianato Cuneo ha avviato CER-a, una comunità energetica operativa da giugno 2024 in Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria, per promuovere la produzione e condivisione di energia rinnovabile.

CER-a, già attiva con 26 configurazioni e 11MW di energia prodotta, mira a coinvolgere imprese e cittadini, ridurre la povertà energetica e favorire uno sviluppo sostenibile, distribuendo equamente gli incentivi tra produttori, consumatori e comunità locali.

 

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