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Cronaca

Bombe carta e scontri alla manifestazione per Ramy a Torino, per la Digos dietro ci sarebbe Askatasuna

Il capoluogo piemontese è spesso teatro di cortei che, seppur inizino pacificamente, finiscono per degenerare.

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TORINO – La manifestazione di giovedì sera a Torino in ricordo di Ramy Elgaml, il giovane morto lo scorso 24 novembre a Milano dopo un inseguimento con le forze dell’ordine, si è trasformata in una serata di tensioni sfociata in lancio di bombe carta contro la Questura e una caserma e scontri. Gli ennesimi. In questo caso il bilancio è stato di 5 feriti: un carabiniere e quattro agenti.

Il capoluogo piemontese è spesso teatro di cortei che, seppur inizino pacificamente, finiscono per degenerare. Ed è proprio per questo che la Digos, che indaga su quanto accaduto, è convinta che a tirare i fili sia il centro sociale Askatasuna.

Ci sarebbero sempre loro dietro gli scontri con la polizia in occasione dello sciopero generale contro il governo Meloni del 15 novembre. In quel caso una ventina gli agenti dei reparti mobili di Torino rimasti feriti nello scoppio di un petardo urticante e finiti in pronto soccorso. L’ordigno artigianale è stato lanciato in mezzo alle forze dell’ordine davanti alla Prefettura, in piazza Castello, dove si sono registrate le maggiori tensioni. Parte del corteo ha anche occupato la Mole Antonelliana.

Stesso copione per il corteo del 13 dicembre: durante la manifestazione pro Palestina a Torino lanci di uova si sono verificati davanti all’ufficio scolastico regionale, scontri ci sono stati davanti al Politecnico, con gli studenti che hanno lanciato uova e sassi e la polizia che ha risposto con cariche e manganelli.

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