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Cronaca

Lo scambio di biglietti sulla vetrina della palestra chiusa a Torino dopo aver rinnovato gli abbonamenti: le vittime siamo noi clienti

I clienti rispondono alla lettera con cui i titolari hanno annunciato la chiusura dopo aver fatto rinnovare gli abbonamenti

Gabriele Farina

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TORINO – La chiusura a sorpresa della palestra Le Club di via Piacenza a Torino ha sollevato un polverone. Come vi abbiamo raccontato questa mattina la palestra non ha riaperto dopo le vacanze di Natale, facendo trovare sulla vetrina un biglietto dai toni molto drammatici, che chiede empatia e comprensione.

I clienti questa empatia non sembrano comprensibilmente dimostrarla ed i motivi sono chiari: i titolari hanno raccolto rinnovi e nuovi abbonamenti per l’anno 2025 fino al giorno della chiusura prenatalizia, senza lasciar trapelare la decisione di chiudere l’attività.

Il biglietto di risposta al biglietto di chiusura

Ora i titolari non sono raggiungibili, i telefoni squillano a vuoto, le mail e i messaggi sui social restano senza risposta (ma vengono letti). Così qualcuno dei clienti più intraprendenti ha pensato di utilizzare lo stesso canale utilizzato dai titolari per annunciare la chiusura ed ha appiccicato un biglietto sulla vetrina.

“Chi ci ha rimesso il cuore e il portafoglio – scrivono – siamo noi clienti”. Per poi passare all’accusa in cui si legge anche una profonda delusione: “Quando eri presente ti lamentavi dell’Italia e generalizzavi dicendo che gli italiani sono dei disonesti. E guarda il caso hai rappresentato bene quest’ultima categoria”.

“Se veramente hai un briciolo di cuore – è la chiusa – restituisci i soldi e paga i bravi ragazzi (i dipendenti n.d.r.) che come noi sono sttai truffati”.

La raccolta dei clienti truffati

Scambio di biglietti a parte, nei prossimi giorni l’intera faccenda finirà in mano ad avvocati e associazioni di consumatori. Nel bar che si trova su via Onorato Vigliani all’angolo con via Piacenza si stanno raccogliendo i nomi e i documenti di chi ha sottoscritto un abbonamento che non potrà essere utilizzato per poi portare tutto ai carabinieri e formalizzare la denuncia.

Chi ritiene di essere stato ingannato può presentarsi entro giovedì con un documento e le attestazioni dei pagamenti effettuati. Venerdì verrà presentata la denuncia.

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