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Lavoro

Gravi violazioni sulla maternità al carcere minorile di Torino

La denuncia dell’OSAPP: un fatto grave e senza precedenti

Gabriele Farina

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TORINO – Allarme sui diritti delle lavoratrici al carcere minorile Ferrante Aporti di Torino. L’OSAPP (Organizzazione Sindacale Autonoma di Polizia Penitenziaria) ha denunciato presunte gravi violazioni delle normative sulla maternità che riguarderebbero alcune agenti di Polizia Penitenziaria. L’organizzazione ha richiesto un intervento immediato da parte degli organi competenti, tra cui l’Ispettorato Territoriale del Lavoro e il VISAG di Torino.

Secondo quanto riportato, le agenti sarebbero state private del diritto, sancito dalla legge, di essere esentate dai servizi operativi e armati durante la gravidanza. La normativa prevede il loro impiego in compiti amministrativi, anche in sovrannumero. Tuttavia, la mancata applicazione di queste disposizioni avrebbe costretto le lavoratrici a ricorrere, loro malgrado, alla maternità anticipata.

“Una vicenda senza precedenti”

“Quanto denunciato, se confermato, sarebbe di una gravità inaudita e senza precedenti nella storia di una pubblica amministrazione”, ha dichiarato Leo Beneduci, segretario generale dell’OSAPP. Beneduci ha chiesto una verifica ispettiva urgente per ascoltare tutte le agenti coinvolte e, se necessario, agire contro i responsabili.

L’OSAPP ha inoltre chiamato in causa il sottosegretario Andrea Ostellari e il ministro della Giustizia Carlo Nordio, sollecitandoli a fare piena luce su quanto accaduto. “Il rispetto dei diritti delle lavoratrici è un dovere imprescindibile. Episodi come questi sono terrificanti e inaccettabili”, ha concluso Beneduci.

Le richieste di intervento

Il sindacato sottolinea l’importanza di verificare non solo i casi segnalati, ma anche di prevenire eventuali ulteriori abusi. La vicenda, se confermata, rischia di gettare un’ombra pesante sulla gestione dei diritti del personale in uno degli istituti simbolo del sistema minorile italiano.

L’Ispettorato Territoriale del Lavoro e il VISAG di Torino sono ora chiamati a indagare su una situazione che, secondo l’OSAPP, rappresenta un duro colpo alla dignità professionale delle poliziotte e un potenziale vulnus alla legalità.

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