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Cuneo

La storia dei 1200 pipistrelli dell’Abbazia di Staffarda

Ogni anno viene ricreata una nursery dedicata alle prime settimane di vita dei piccoli

Gabriele Farina

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STAFFARDA – L’Abbazia di Staffarda è nota perchè testimonianza di una struttura medievale importante, ben conservata ed estremamente significativa nella storia del Piemonte. La zona fu anche teatro di una fondamentale battaglia nella crescita dei Savoia.

Oggi il complesso è di proprietà dell’Ordine Mauriziano ed è visitabile permettendo di lasciarsi travolgere dalle atmosfere medievali. Meglio ancora se la visita viene fatta nei giorni della rievocazione storica della battaglia di Staffarda.

I pipistrelli di Staffarda

Tuttavia l’abbazia nasconde anche un affascinante segreto. Una delle sale del chiostro non è mai visitabile perchè è stata scelta da un’enorme comunità di chirotteri per allevare i proprio piccoli nel periodo pre-estivo.

A maggio sono circa 1200 i pipistrelli che si ritrovano a Staffarda ed abitano quel locale che è stato chiuso e dedicato a loro. Per i visitatori, cui è richiesto rispetto e silenzio (e non per la regola cistercense) è possibile osservare cosa accade nella sala grazie alla “BatTv”, un monitor che trasmette le immagini riprese da alcune telecamere ad infrarossi. I pipistrelli possono entrare e uscire (all’alba e al tramonto) da uno spazio rimasto sopra la porta d’ingresso.

I chirotteri di Staffarda appartengono a due specie “gemelle”: il Vespertilio maggiore (Myotis myotis) e il Vespertilio di Blyth (Myotis blythii). In tutto il Piemonte e la Valle d’Aosta si conoscono 7 colonie di Vespertilio maggiore e/o Vespertilio di Blyth, ma solo 4 hanno dimensioni significative: la colonia di Staffarda è una delle 4, e la sua protezione ha rilevanza internazionale e un esempio di tutela integrata dei beni culturali e ambientali.

Le due specie sono molto simili. Hanno entrambe una lunghezza capo-tronco di 6-8 cm e un’apertura alare di 35-40 cm.

Ogni notte, gli esemplari escono dal rifugio per raggiungere le aree di caccia circostanti quali boschi radi, parchi e coltivi. Possono allontanarsi anche di 10-15 Km, per poi tornare alla nursery a fine caccia. Come tutti i Chirotteri europei, anche queste due specie si nutrono di insetti e altri artropodi. In particolare, il Vespertilio maggiore cattura preferibilmente grossi coleotteri carabidi e i grillotalpa, catturati dove l’erba è più rada e spesso nei boschi, mentre il Vespertilio di Blyth è specializzato a catturare ortotteri quali cavallette ed altri, posati sulla vegetazione erbacea dei prati.

Verso la metà di giugno la femmina partorisce un piccolo, che in circa 5 settimane inizierà a cacciare autonomamente insetti. La femmina uscirà ogni sera a caccia e tornerà per allattare il piccolo, per poi riposare insieme a lui durante le ore di luce.

In settembre-ottobre la colonia si disperde progressivamente e inizia il periodo degli accoppiamenti: i maschi, che durante l’estate conducono vita prevalentemente isolata, si mettono attivamente in cerca delle femmine. Non si sa dove i pipistrelli di Staffarda trascorrano l’inverno, nel periodo del letargo.

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