Salute
Politecnico di Torino, con la biostampa 4D si evita di asportare chirurgicamente il colon
Prenderà il via a gennaio “TENTACLE”, un progetto europeo di medicina rigenerativa
TORINO – Prenderà il via a gennaio “TENTACLE”, un progetto europeo di medicina rigenerativa per sviluppare una soluzione innovativa nel trattamento della colite ulcerosa (UC) e della poliposi adenomatosa familiare (FAP), due gravi malattie del colon-retto. La ricerca si propone di evitare l’asportazione chirurgica del tessuto colorettale attraverso una bioprinter 4D, che consente di stampare cellule del paziente direttamente “in situ” rigenerando la mucosa e la sottomucosa. Questo approccio sarà testato e validato attraverso studi pre-clinici, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita dei pazienti e ridurre i rischi legati alle attuali procedure chirurgiche, che sono particolarmente invasive. Il progetto che durerà 48 mesi, ha ottenuto un finanziamento di 7,5 milioni dall’European Health and Digital Executive Agency (HADEA).
Il consorzio TENTACLE, che vede la partecipazione di 10 partner provenienti da 6 Paesi europei, è coordinato dall’istituto tedesco Würzburg University Hospital, e include istituti accademici e centri di ricerca di prestigio come Warrant Hub (Tinexta Group), che gestisce le attività di Project Management, BEWARRANT (Tinexta Group), responsabile delle attività di comunicazione e divulgazione scientifica, l’Università di Pisa, il Politecnico di Torino, l’Istituto Superiore di Sanità, Universiteit Gent, AdBioInk Biosystem Technology, Thiomatrix Forschungs und Beratungs GmbH e Scinus Cell Expansion Netherlands B.V.
Isella Vicini, Direttore della Service Line European Funding Development di Warrant Hub (Tinexta Group), commenta: “Partecipare ai nostri progetti è per me sempre motivo di grande orgoglio, ancora di più quando si tratta del settore salute e quando – come in questo caso – la buona riuscita della ricerca avrà delle concrete ricadute positive sulla vita quotidiana di migliaia di pazienti in tutto il mondo”.
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