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Cronaca

Marito e moglie si tolgono la vita a Orbassano, la figlia vittima di abusi da bambina si era impiccata due anni fa

Alla base di tutto le violenze da parte di un parente 25 anni fa

Gabriele Farina

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ORBASSANO – Una violenza che risale a 25 anni fa ha avuto conseguenze tragiche che hanno avuto drammatiche ripercussioni su tutta la famiglia, fino all’epilogo di questi ultimi giorni. Una coppia di Orbassano, Alessandro Giacoletto e Cristina Masero, si è tolta la vita nel garage di casa. Il tragico gesto è avvenuto il 9 dicembre, i soccorsi hanno trovato i due ancora vivi ma Cristina è morta una settimana dopo il ricovero, Alessandro due giorni fa.

I due erano professionisti stimati e molto conosciuti. Lui medico, lei farmacista.

Una storia che parte da lontano

Il tragico gesto ha origine lontano nel tempo, quando la figlia della coppia, Chiara, era stata vittima di abusi sessuali all’età di 5-6 anni. Episodi avvenuti 25 anni fa ma rimasti nascosti nell’animo della ragazza fino a quando ha compiuto 23 anni e tutta la vicenda è venuta fuori in seguito ad una serie di episodi di attacchi d’ansia.

Il racconto però non era bastato a liberarla del peso di quella violenza (il responsabile era un parente ormai deceduto) e Chiara si è tolta la vita nel 2022, quando aveva 28 anni.

I genitori non sono riusciti a superare quella perdita e quella storia. Ne avevano parlato ad inizio dicembre in un intervista con L’eco del Chisone, con parole molto dure. Pochi giorni dopo il tragico gesto che ha posto fine anche alle loro vite.

Dove e come chiedere aiuto

Un’efficace prevenzione del suicidio richiede che ognuno sia a conoscenza dei fattori di rischio del suicidio e sappia come gestirli. Pensare che una persona cara, un familiare, un amico, un collega si possa suicidare, certamente spaventa e fa sentire impotenti. Quando si conosce una persona, tuttavia, siamo spesso in grado di dire quando è in crisi, perché siamo in grado di riconoscere il suo disagio.

Ci sono molti modi in cui si può supportare. Questo sito vuole aiutare sia chi sta pensando al suicidio sia a riconoscere quando qualcuno è a rischio di suicidio e capire le azioni che si possono intraprendere per aiutarlo. Il suicidio è un rimedio definitivo ad un problema temporaneo. Un’altra soluzione è sempre possibile! Il dialogo è la via più concreta per poter iniziare ad aiutare chi vede la vita come un peso.

Oltre al numero di emergenza 112, puoi provare a parlarne con Telefono Amico, tutti i giorni dalle 10 alle 24 al numero 02 2327 2327 o tramite la webcallTAI gratuita all’indirizzo www.telefonoamico.net.

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1 Commento

1 Commento

  1. Avatar

    Pier Giorgio

    25 Dicembre 2024 at 16:11

    Credo che il loro gesto non debba assolutamente essere giudicato. Io li comprendo e tutta la vicenda mi addolora moltissimo.

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