Cittadini
Emma Bonino sarà cittadina onoraria di Bra: “Per le sue battaglie sui diritti umani”
Figura tra le più importanti del radicalismo liberale d’età repubblicana e del femminismo italiano
BRA – Il Consiglio Comunale di Bra ha deliberato nella seduta di ieri sera, con 15 voti favorevoli e 2 astenuti, che Emma Bonino diventerà cittadina onoraria. Si legge nelle motivazioni: “per il suo impegno e il suo attivismo in tema di diritti umani, giustizia, promozione della democrazia e della libertà di scelta e di espressione. Le sue battaglie per i diritti sono state significative per i cittadini, italiani e non, dando di conseguenza alla Città di Bra, che le ha dato i natali, lustro e pregio a livello internazionale”.
Emma Bonino è nata l’8 marzo 1948, ma è stata registrata all’anagrafe il giorno seguente, secondogenita di Filippo Bonino e Catterina Barge. Vive i suoi primi anni in una fattoria nelle campagne di Bra, in provincia di Cuneo. Nel 1954 la famiglia lascia l’azienda agricola e si trasferisce a Bra dove il padre intraprende un commercio di legname, raggiungendo presto una buona stabilità economica.
Nel 1967 dopo aver ottenuto la maturità classica al liceo Gandino della sua città, Bonino si sposta a Milano per frequentare il corso di Lingue e letterature straniere presso l’Università commerciale Luigi Bocconi, dove si laurea nel 1972 con una tesi sull’autobiografia di Malcolm X. Nel 2019, riceve una laurea ad honorem in Scienze Politiche da parte dell’Università degli Studi Internazionali di Roma.
Figura tra le più importanti del radicalismo liberale d’età repubblicana e del femminismo italiano, è stata eletta dal 1976 in poi in varie legislature alla Camera dei deputati e al Parlamento europeo, infine al Senato della Repubblica. Ha ricoperto la carica di commissaria europea dal 1995 al 1999, quella di Ministro del commercio internazionale e delle politiche europee nel governo Prodi II dal 2006 al 2008, di vicepresidente del Senato della Repubblica dal 6 maggio 2008 al 15 marzo 2013, e successivamente di Ministro degli affari esteri nel governo Letta dal 28 aprile 2013 al 22 febbraio 2014.
Oltre ad aver ricoperto importanti cariche nel Partito Radicale, è stata membro del comitato esecutivo dell’International Crisis Group, ideatrice e promotrice della Corte penale internazionale, delegata per l’Italia all’ONU per la moratoria sulla pena di morte, nonché fondatrice dell’organizzazione internazionale Non c’è pace senza giustizia per l’abolizione delle mutilazioni genitali femminili.
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