Cittadini
Il radicale Blengino si autodenuncia: fuma cannabis il sabato e si mette alla guida il lunedì
Blengino ha spiegato di aver consumato cannabis sabato scorso, scegliendo poi di mettersi alla guida il lunedì mattina in piena lucidità per dimostrare l’assurdità della norma
ROMA – Questa mattina a Roma, un gesto clamoroso ha acceso i riflettori su una delle norme più controverse introdotte di recente nel Codice della Strada. Il cuneese Filippo Blengino, segretario di Radicali Italiani, si è presentato alle forze dell’ordine autodenunciandosi per “guida dopo l’assunzione di sostanze stupefacenti”. Un atto di disobbedienza civile che punta il dito contro la legge voluta dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, che prevede pesanti sanzioni per chiunque risulti positivo a sostanze come la cannabis, indipendentemente dalla reale alterazione delle capacità di guida.
Blengino ha spiegato di aver consumato cannabis sabato scorso, scegliendo poi di mettersi alla guida il lunedì mattina in piena lucidità per dimostrare l’assurdità della norma. “Molti ignorano che le tracce di cannabis possono rimanere nell’organismo per giorni, anche quando non c’è più alcuna alterazione delle capacità psicofisiche – ha dichiarato prima di essere fermato dalle autorità –. Lo Stato, così facendo, equipara individui perfettamente lucidi a chi guida in condizioni alterate. È una legge propagandistica che non risolve alcun problema concreto, ma al contrario distrugge vite e criminalizza cittadini onesti. Mi è stata revocata la patente, ma l’unico non lucido è Salvini”.
Un messaggio forte contro una norma “dannosa”
Con questa azione, Blengino intende denunciare una misura che, a suo dire, danneggia gravemente migliaia di italiani che dipendono dalla guida per il proprio lavoro. Le parole del segretario dei Radicali sono dure: “Questa norma è l’ennesima dimostrazione di una politica miope e punitiva. Punire senza prove effettive di alterazione è un’ingiustizia”.
A sostenerlo, il Presidente di Radicali Italiani, Matteo Hallissey, che ha annunciato ulteriori iniziative di disobbedienza civile: “Andremo avanti fino a quando questa norma non sarà revocata. L’articolo 187 del Codice della Strada è privo di fondamento giuridico. Se non riusciremo a cambiarlo attraverso il buon senso, saranno i giudici a intervenire. Nel frattempo, migliaia di cittadini vedranno la propria vita compromessa”.
La sfida al governo
Radicali Italiani si prepara a portare la battaglia nelle aule dei tribunali e a sfidare apertamente il governo. “Non ci fermeremo – ha concluso Hallissey –. Questa norma non ha nulla a che fare con la sicurezza stradale: è solo un altro tassello di una politica repressiva che colpisce indiscriminatamente”.
L’iniziativa di Blengino segna un nuovo capitolo nello scontro tra i Radicali e il governo sulle politiche legate alla cannabis e alla giustizia sociale. Il dibattito è aperto e destinato a far discutere ancora a lungo.
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