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Ambiente

Riaperto il primo tratto del Parco del Valentino a Torino: più verde e meno asfalto

Tra gli interventi principali, spicca la rimozione di 9.000 metri quadrati di asfalto, sostituiti da 7.000 metri quadrati di pavimentazione permeabile

Gabriele Farina

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TORINO – A pochi mesi dall’inizio dei lavori, il Parco del Valentino, cuore verde di Torino, ha restituito questa mattina il primo tratto riqualificato ai cittadini e ai turisti. Con la riapertura di viale Mattioli, il progetto di rinnovamento offre un’anteprima di ciò che diventerà l’intero parco al termine degli interventi, finanziati con i fondi PNC integrativi al PNRR.

Taglio del nastro

Alla cerimonia di inaugurazione erano presenti il sindaco Stefano Lo Russo, l’assessore al Verde Francesco Tresso, l’architetto Andreas Kipar, CEO di LAND, che ha curato il progetto, e Giulio Arnoldi, amministratore unico di HW Style, l’impresa esecutrice dei lavori.

“Quello che inauguriamo oggi è il primo tassello completato del più ampio progetto di riqualificazione del Valentino”, ha dichiarato il sindaco Lo Russo. “Gli interventi renderanno il parco ancora più verde, bello e fruibile, restituendo ai cittadini uno dei luoghi simbolo della nostra città come polo di grande valenza naturale, paesaggistica e culturale”.

Sulla stessa linea, l’assessore Tresso ha aggiunto: “La riapertura del primo tratto è un invito a riscoprire questo spazio unico, simbolo della città e punto d’incontro tra natura, cultura e svago. È solo il primo passo di un progetto ambizioso che mira a rafforzare il legame tra il parco, il tessuto urbano e il fiume Po”.

Viale Mattioli: un nuovo volto per il parco

Il primo tratto riqualificato è rappresentato da viale Mattioli, un asse pedonale di circa 500 metri che collega la Promotrice delle Belle Arti, il piazzale del Castello del Valentino e viale Virgilio.

Tra gli interventi principali, spicca la rimozione di 9.000 metri quadrati di asfalto, sostituiti da 7.000 metri quadrati di pavimentazione permeabile. Questa scelta, realizzata con calcestruzzo drenante e calcestre, riduce l’effetto isola di calore e migliora la gestione delle piogge, garantendo al contempo una migliore accessibilità e un’armonia estetica con il contesto storico del parco.

Anche il verde ha beneficiato di interventi significativi: sono stati ricavati 4.500 metri quadrati di nuove superfici prative e messi a dimora 122 alberi di specie autoctona e oltre 600 arbusti. La fontana Mattioli è stata rifunzionalizzata, mentre nuovi arredi urbani e illuminazione a LED completano il rinnovamento dell’area.

Un progetto ambizioso verso il 2026

L’intero progetto di riqualificazione del Parco del Valentino si prefigge obiettivi ambiziosi: la pedonalizzazione completa, con la rimozione di 65.000 metri quadrati di asfalto e la posa di 36.000 metri quadrati di pavimentazioni drenanti, e la creazione di 21.000 metri quadrati di nuove superfici verdi. Complessivamente, saranno messi a dimora 555 nuovi alberi, trasformando il parco in un polmone verde ancora più fruibile e sostenibile.

L’architetto Andreas Kipar ha sottolineato il valore simbolico e pratico degli interventi: “Rompere l’asfalto significa restaurare il nostro rapporto con la terra, anche nei parchi storici. Le pavimentazioni drenanti e gli alberi rappresentano l’esigenza etica di riportare la natura in città, unita alla bellezza che offre il contatto quotidiano con essa. Torino è in cammino per diventare una ‘nature-positive city’, e siamo orgogliosi di contribuire a questo percorso”.

I lavori proseguono nelle altre aree del parco e si concluderanno, secondo cronoprogramma, entro la metà del 2026. Un progetto che ambisce a restituire il Valentino come luogo d’incontro tra natura, storia e innovazione.

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